Trama
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all’oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro “maledetto” che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell’anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.
Voce di Eleonora Zaffino
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Recensione a cura di Elia Banelli
Ci sono romanzi che sfuggono alle classificazioni di genere e alle etichette editoriali: “L’ombra del vento” è uno di questi.
L’opera che ha consacrato in tutto il mondo il genio narrativo di Carlos Ruiz Zafòn, non è infatti un libro di fantascienza (è ambientato in una Barcellona realistica e copre un arco temporale che va dagli anni trenta ai cinquanta del secolo scorso) anche se è ricco di immagini fantasiose.
Non è un giallo/thriller, anche se non mancano omicidi, misteri, personaggi cupi e malvagi.
Non è infine solo un libro di narrativa classica, nonostante ci siano l’amore, l’odio, il conflitto, la speranza, la disillusione, la rinascita. É insomma un trionfo stilistico di varietà letterarie, “una lettura magnifica” per citare il commento di uno scrittore che se ne intende: un certo Stephen King.
Lungo le strade di una Barcellona “intrappolata sotto i cieli di cenere e un sole vaporoso”, si snodano le fascinose vicende esistenziali di Daniel, un bambino che attraverso le fasi della sua vita turbolenta e non priva di cadute, rischi e ostacoli che paiono insormontabili, diventa un ragazzo e infine un uomo.
L’amore impossibile e romantico per una ragazza cieca, Chiara Barcelò, la strana amicizia con Fermìn, un vagabondo bizzarro ed enigmatico, geniale nel suo ego strampalato.
L’eterna rivalità con il cinico e spietato Fumero: poliziotto che non crede ai sogni e la passione per un’altra ragazza, Bea, sullo sfondo di una Barcellona che diventa “nemica, donna vanitosa e crudele”. Diversa dal mito legato alle passeggiate estive sulla Rambla con i turisti pronti a ingozzarsi di moscardini e birra gelata.
Sopra tutto, aleggia lo spettro informe e misterioso di Julian Carax, scrittore di enorme talento eppure sconosciuto, il cui libro giace silente nel “Cimitero dei libri dimenticati”, nascosto tra “eserciti di statue muschiose che marcivano nel fango”.
Una prosa non facile ma ricca di accortezze stilistiche, ricercata, elegante, sensibile e delicata.
Un’opera che ripercorre, in chiave moderna, la tradizione del feuilleton ottocentesco, combinato con elementi classici del romanzo storico e del mistery contemporaneo.
Leggere Zafòn è come chiudere gli occhi e librarsi nell’aria, navigare con la fantasia verso un mondo parallelo popolato di ricordi, nostalgie, trionfi e disfatte, poiché “gli uomini sono abituati a credere a tutto, tranne che alla verità”.
Dettagli prodotto
Genere: Narrativa
Forniture assortite: 419 pagine
Editore: Mondadori (24 maggio 2016)
Collana: Oscar absolute
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8804666722
ISBN-13: 978-8804666721