Recensione a cura di Dario Brunetti
Ritorno importante di Emiliano Bezzon, che si ripresenta ai lettori con un nuovo romanzo dal titolo Legami di sangue.
Si ricompone la coppia tutta al femminile formata dalla psicologa investigatrice Giorgia Del Rio e il Capitano dei Carabinieri Doriana Messina.
Due indagini parallele che trovano in un secondo momento un punto di congiunzione.
Giorgia indaga a Valsolda, un paesino vicino Torino sulla strana morte di un ragazzino albanese, al primo istante sembra trattarsi di un suicidio, ma la stessa dinamica presenta delle incongruenze che fanno pensare all’esatto contrario.
A Milano, Doriana è alle prese con il cadavere di un uomo trovato impiccato, qui le circostanze invece sembrano del tutto chiare.
Se il delitto di via Filodrammatici era un giallo che aveva quasi un’impostazione classica, nel nuovo romanzo dell’autore milanese siamo di fronte a un noir sociale, dove si racconta la storia di Kledi, un ragazzo albanese pieno di passioni che incontrerà un destino avverso, nonostante faccia parte di una famiglia perfettamente integrata nel capoluogo piemontese.
Ma su questa famiglia, come in tante aleggia l’ombra della criminalità organizzata che sfrutta le loro vite e decide inevitabilmente le sorti di una popolazione traendone profitto.
Se pensiamo al fatto che nel 2018 le mafie albanesi si sono coalizzate con l’ndrangheta per gestire il traffico internazionale di droga entrando in sinergia con i narcotrafficanti sudamericani, possiamo ben comprendere che con il passare del tempo hanno acquisito sempre più potere.
Amministratori tutt’altro che legali di vite umane con promesse che si rivelano delle vere e proprie trappole, di donne e bambini al quale viene promesso un lavoro e invece vi è solo la via della prostituzione.
Il buon Bezzon ne offre attraverso un’attenta e lucida narrazione, uno spaccato fedele di quel che sono le vicende di un’attualità piuttosto sconvolgente con delle protagoniste che dovranno mettere da parte la loro sfera privata e sentimentale per essere impegnate in prima linea ad affrontare e combattere il crimine e scoprire cosa si nasconde dietro la morte di un ragazzo che chiedeva solo un futuro migliore che gli è stato purtroppo negato.
Ed è cosi che attraverso un piglio investigativo ben condotto da Giorgia e Doriana, ci si approccia ad una drammatica realtà dai risvolti inquietanti, con un tema di estrema attualità che continua a riempire le pagine della cronaca nera.
Un racconto forte e coraggioso dell’autore, nativo di Gallarate che riesce ancora una volta a costruire un noir di straordinaria fattura, in un’ Italia sempre più alla deriva, si cerca in maniera ostinata un po’ di giustizia per gli ultimi, di quelle anime solitarie alla ricerca di un destino migliore proprio come Kledi.