Nemmeno le ossa. La nuova indagine di Stella Spada
Una nuova indagine dell’investigatrice Stella Spada, anche qui affiancata dallo stagista Giacomo. È scomparsa una donna, da molti anni ormai, e il marito, da tutti creduto il responsabile, vuole riabilitarsi, pertanto chiede a Stella di indagare sulla sorte della sua povera moglie. L’agenzia investigativa ha altri casi da seguire, come quello della strana signora Lelia Crispi che sta cercando di ritrovare un oggetto, ancora più strano di lei. Tanti i personaggi coinvolti nelle indagini, a due e quattro zampe, vivi e non, e una bella storia d’amore. Stella si impegna ancora a continuare il suo processo di cambiamento, a modo suo.
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Recensione a cura di Dario Brunetti

Nemmeno le ossa è il nuovo romanzo dell’autrice bolognese Lorena Lusetti uscito per la Damster edizioni.

Ritorna una delle più strampalate investigatrici del genere noir, l’imprevedibile Stella Spada.

Questa volta la ritroviamo con un piede ingessato e quindi ferma ai box (per usare una metafora adatta agli atleti) a causa di una caduta dalla bicicletta.

Ma si sa che nemmeno un rovinoso capitombolo da un vecchio catorcio che le è stato prestato, le impedisce di svolgere le sue indagini. Viene coadiuvata da Giacomo, un bel ragazzo simpatico che di sera lavora per una radio locale, ma la mattina è al servizio della sua investigatrice che lo tiene in prova per un’insperata assunzione.

Altri personaggi colorano o almeno ci tentano la vita di Stella, Piero il suo ex marito sempre pacato e tranquillo e suo figlio Simone che vive con il padre (un aspetto che Stella rimprovera a sé stessa per l’incapacità di essere una buona madre), poi c’è Alda, una stravagante nonnina che vive nello stesso stabile col suo cane San Bernardo, Filippo.

Ma due casi si presentano a Stella e al giovane Giacomo: il primo riguarda la scomparsa di Barbara, una donna che sembra essersi volatilizzata e il marito, dopo tanto tempo, vuole vederci chiaro ma soprattutto levarsi di dosso quel fango che l’ha fatto credere un assassino. Il secondo invece, riguarda l’ipotetico furto di un misterioso oggetto dall’abitazione della signora Crespi.

Se per il secondo caso, Stella manda in avanscoperta Giacomo anche per metterlo alla prova, del  primo, che presenta qualche insidia di troppo perché la signora Barbara ha lasciato da ben dieci anni suo marito Antonio Artoni, ma soprattutto sua figlia Anna, se ne occupa personalmente. Cosa è realmente accaduto alla povera donna?

Bologna ancora una volta protagonista di un elettrizzante noir ben scritto da Lorena Lusetti.

Elettrizzante credo proprio sia il termine giusto e adeguato, un po’ per la storia in sé, che catalizza l’attenzione e la curiosità del lettore e un po’ per i suoi protagonisti, spiazzanti e indecifrabili più che mai.

Quel che accade in questo romanzo si rivela una sorpresa, una vera e propria novità, inoltre l’autrice bolognese è riuscita in maniera ineccepibile ad amalgamare al meglio la trama che gode di un buon intreccio narrativo regalando nel finale anche una buona dose di suspense.

La vita per Stella Spada non è stata rose e fiori, forse per colpa sua o forse no, ma comunque si è ritagliata un po’ di sana credibilità nella sua attività lavorativa, fondamentale nella ricerca della verità e della giustizia, che può servire a cancellare un po’ di ombre nel suo passato. Forse, se si riesce a intravedere anche una luce fioca che si chiama speranza, allora si inizia finalmente un po’ a sorridere e la protagonista, in fin dei conti, la meriterebbe. Ma, lasciamolo decidere all’ottima Lusetti che gestisce e deve tenere ben salde le redini del suo sfuggente personaggio!

Di una cosa sono più che certo, un sorriso al lettore Stella Spada lo strappa eccome, e ne siamo più che contenti!

Alla prossima avventura nel segno di una buona Stella!

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