L’autista di Dio – Giada Trebeschi
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L’autista di Dio - Giada Trebeschi

Trama

Nel 2013 nella casa dei Gurlitt a Monaco, viene ritrovato parte del favoloso tesoro d’opere d’arte degenerata requisite dai nazisti. Fra queste, c’è una tela di De Chirico e l’unica in grado di autenticare il quadro è la bolognese Alba Naddi, consulente esterna dei carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale. Un giorno uno dei possibili eredi contatta Alba informandola d’aver recentemente trovato un diario in cui vi sono indizi utili per rintracciare i legittimi proprietari. Il diario è destabilizzante, Alba si ritroverà a rischiare la vita a causa di un segreto vecchio di 75 anni e scoprirà la storia del temerario pilota Angelo Tiraboschi, sospettato di traffici illeciti e dell’omicidio di un imprenditore dell’acciaio. Su Tiraboschi investigano congiuntamente l’Ovra e la Gestapo in un gioco di specchi dove nulla è come sembra, dove molte sono le spie e dove la bellezza dell’arte si mischia a quella delle spettacolari automobili che partecipano alla Milla Miglia del 1938. I nodi di quanto accadde in quel lontano 1938 verranno sciolti da Alba nel 2013 ma per farlo sarà necessario addentrarsi nelle viscere del periodo fascista, dove il confine fra giusto e sbagliato è quasi invisibile e tutti hanno qualcosa da nascondere.

Recensione a cura di Rino Casazza

Giada Trebeschi, studiosa e ricercatrice accademica in storia moderna e contemporanea, ha come seconda (o prevalente?) attività la narrativa storica, che ha declinato in numerose prove di successo. Una menzione particolare meritano il best seller  “La dama rossa”, tradotto in numerose lingue, e “Gli Ezzelino. Signori della guerra”, premio Campiello opera prima 2006.

“L’autista di Dio”, premiato ai concorsi Giallo Garda e Garfagnana in giallo. è un classico thriller a due piani temporali interconnessi, giorni nostri ed anni 30 nell’ultima fase del Ventennio. 

Poiché procede per svolte spiazzanti e ribaltamenti di prospettive, non si può, purtroppo, entrare nel merito della trama, e neppure parlare dei numerosi, vividi, protagonisti, senza il rischio di rovinare il piacere della lettura.

Si può e si deve, invece, mettere in luce che è un libro di passioni.

Per la velocità e le gare motoristiche, innanzitutto, vista la precisione e la cura  con cui l’autrice descrive e mette in scena – veri personaggi inanimati – mezzi a due e quattro ruote di entrambe le epoche, in competizioni agonistiche o anche solo per spostamenti richiesti dall’evoluzione della vicenda. 

Poi contro l’autoritarismo e le discriminazioni di origine politico-ideologica, come dimostra la resa impietosa del clima violento e prevaricatorio instaurato in Italia dal regime nazi-fascista.

Quindi per le arti figurative, trattate come più alta espressione della natura umana, e perciò da salvaguardare da stupide avidità e tentativi di prepotente appropriazione.

Non manca una passione, atemporale ma altrettanto intensa, per la passione stessa, ovvero l’ amore erotico-sentimentale – non a caso unisco i due termini – per come questo viene fatto rifulgere, senza falsi moralismi, nella sua accezione “femminile” a tutto tondo, nel buio della Storia. 

L’autista di Dio

  • Editore ‏ : ‎ Oakmond Publishing (23 maggio 2018)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 314 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 3962071121
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-3962071127
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