Trama
Autore di “commedie italiane” di successo, Pallavicini accende il suo allegro cinismo a maggior disdoro di quelle categorie di persone che volentieri siamo concordi nell’etichettare come intollerabili: il so-tutto-da-bar, il marcatore territoriale, l’inventore del cannone sparafoglie, la paranoide scientifico-ossessiva, l’anziano su internet, i diapositivisti delle vacanze nell’epoca del digitale, lo spara-stato-di-salute altrimenti detto il “Rigor mortis”, ecc ecc. Di ciascuna tipologia si raccontano le caratteristiche e i guasti prodotti e si propongono le modalità di una soppressione radicale a fin di bene. Fra l’una e l’altra eliminazione (preparata da abbondanti prove a carico dell’infausto personaggio) ci sono le tipologie che suscitano raptus letali, e lì si arriva al “mai più” del “buon uccidere” senza troppe remore. “L’arte del buon uccidere” è una scuola efferata contro le efferatezze della noia, del fastidio, dell’ingombro. Viene da lontano, e va lontano, perché noia e fastidio fanno ridere, e la comicità, come è noto, prolunga la vita. Per “L’arte del buon uccidere”, Piersandro Pallavicini si è ispirato a una serie di Antonio Amurri pubblicata da Mondadori negli anni Settanta (Come ammazzare la moglie/il marito/la suocera/se stessi, ecc) e ha subito il fascino dei “Delitti esemplari” di Max Aub (Sellerio).
Recensione a cura di Gianluca Morozzi
Questo potrebbe diventare un libro interattivo. O un progetto collettivo scritto a migliaia di mani. Sì, perché leggendolo a chiunque, probabilmente, è venuta in mente qualche categoria da far rientrare nell’arte del buon uccidere, oltre a quelle già presenti. Tutti vorremmo eliminare le persone allegrissime che parlano a raffica in treno alle sei di mattina quando vorresti dormire, i vicini amanti del trapano, il complottista da bar che ti vuole convincere che Bill Gates ci controlla telepaticamente. E non siamo certo usciti meglio come si diceva dalla pandemia, anzi, ne siamo usciti più divisi che mai, no-mask contro affezionati della mascherina, lockdownisti a vita contro fan degli aperitivi, vaccinisti contro no-vax…
Ma intanto, prima di partecipare collettivamente a un’elegante mattanza (elegante, mi raccomando: è pur sempre un buon uccidere) divertiamoci a scoprire in quali e quanti modi l’affilata fantasia di Piersandro Pallavicini riesce a eliminare le più insopportabili categorie di esseri umani immaginabili. Riderete moltissimo, e farete di sì con la testa con entusiasmo. Fidatevi!
Dettagli
- Editore: Mondadori
- Collana: Strade blu. Fiction
- Anno edizione: 2021
- In commercio dal: 23 marzo 2021
- Pagine: 180 p., Brossura
- EAN: 9788804736011