La volta di troppo
Rebecca è una donna obesa che da anni non esce dalla sua stanza da letto e passa il tempo facendo la detective al soldo di cuori infranti a caccia di prove del tradimento subito. Il suo terreno di caccia sono i social network: attraverso post, foto, commenti e like è in grado di ricostruire tresche e scappatelle. Delusa e tradita dagli uomini, Rebecca ha un figlio, Angelo, commissario di polizia. Il caso vuole che proprio lui sia chiamato a indagare sull’omicidio di un’antica rivale della madre. E così, madre e figlio si troveranno uniti in un’indagine che porterà alla luce rancori e conflitti mai risolti. Con questo romanzo, Caterina Falconi dà vita a un personaggio indimenticabile, che non si vorrebbe abbandonare nemmeno una volta terminato il libro.
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…“Aveva imparato quello che sapeva sette anni prima, quando era ancora magra e tutto era diverso, spiando l’amante su Facebook.” e ancora … “Rebecca addentò il terzo bignè e socchiuse gli occhi dal piacere.” In queste due frasi c’è molto di quello che Rebecca è diventata: obesa, rinchiusa nella sua stanza, capace di setacciare i profili social in cerca di notizie, una detective particolare. Aiuta gli altri senza chiedere un compenso, le portano cibo che è il suo bene rifugio. Ha una mente brillante, un passato da giornalista, un figlio commissario di polizia al quale la lega un forte amore ma una altrettanto grande difficoltà ad aprirsi con lui …  “Erano persone avvezze alle asprezze del cuore.” Proprio al figlio vengono affidate le indagini sulla morte di una donna, Colomba De Pedris, trovata nella propria casa, strangolata. Un caso difficile, senza impronte sul luogo del delitto, senza evidenze. Per dare una mano a suo figlio, nonostante le costi un grande sforzo occuparsi della donna che aveva preso il suo posto nel letto del suo amante, il “Picasso d’Abruzzo”, Rebecca decide di spulciare i social alla caccia di qualche indizio, di rituffarsi nel passato doloroso al quale ha cercato di sottrarsi. Alla luce di quanto legge sui profili Rebecca si renderà conto che non valeva la pena voler male alla donna uccisa. I ricordi della sua vicenda personale le faranno comprendere che l’unica colpa, ammesso che di colpa si possa parlare, di Colomba era stata quella di innamorarsi di un vanesio. Indagando, Rebecca capirà la verità e … per sapere tutto dovete leggere il libro. Caterina Falconi raccontando questa storia affronta temi attuali e lascia a chi legge la possibilità di riflettere sulla complessità della vita, sulle fragilità personali. Il libro è piacevole da leggere, la scrittura lineare, c’è dell’ironia nel descrivere certe situazioni, l’autrice non parteggia, tratteggia con delicatezza situazioni dolorose.  Si è invogliati ad andare avanti per arrivare alla fine, perché nonostante i temi trattati sempre di un giallo si tratta e quindi il fine ultimo è scoprire il colpevole, svelare il mistero.

 

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