La scelta del silenzio è il Quarto romanzo della serie dedicato a Onorina, la sciura Marpol e scritto a quattro mani dalle autrici milanesi Anna Maria Castoldi e Miriam Donati.
Vien da chiedersi si può condurre una vita di pace e serenità alla veneranda età di ottant’anni? Teoricamente si, ma non nella realtà, non per Onorina, soprattutto quando le scompare nel nulla Manuela, la sua vicina di casa! E allora non si può mai stare tranquilli a Maranese, un paesino nell’hinterland milanese e ancora una volta tocca a Onorina interessarsi della vicenda e di dare man forte all’appuntato Lorusso e alla brigadiera Marella.
Si sa che la bella nonnina non perde mai il vizio di indagare, ma questa volta il caso sembra toccarla da vicino.
Intanto in un tardo pomeriggio del 13 ottobre si presenta alla stazione dei carabinieri Sandro Prati, il marito di Manuela Gervasi per denunciare la scomparsa della moglie.
Non sarà accolto nel migliore dei modi le insinuazioni della brigadiera Ramella porteranno in un secondo momento a gettare ombre sulla vita del marito. Quando verrà trovato un cadavere di una donna carbonizzato ci sarà da chiedersi se quel corpo corrisponde a Manuela.
Occorre fermarsi perché siamo pur sempre in un giallo e allora dobbiamo cercare tra indizi, pettegolezzi, maldicenze e forse nemmeno lì troveremo la soluzione perché in questo genere di romanzi la verità si trova mettendo in ordine ogni tassello della storia e poi affidandoci all’acume investigativo di una brillante ottant’enne come Onorina che nonostante gli acciacchi e una badante sempre presente, non ne vuole sapere di mollare la presa.
Bisognerà allora indagare sulla vita di Manuela, com’è stato il suo matrimonio, a cosa è dovuta la sua scomparsa, si è trattato di un omicidio con conseguente sparizione del corpo o di una fuga? Ma sarà approfondita anche la vita del marito, perché quel Sandro Prati non sembra raccontarla proprio giusta!
La scelta del silenzio è una commedia gialla condita da una serie di personaggi che vanno a impreziosire una storia che offre al lettore molti spunti di riflessione.
Una verità tanto cercata anche con la giusta dose di sofferenza che provoca degli squilibri, così tanto manipolata e al tempo stesso offuscata, ma una volta che la si conosce, va contemplata nel suo rispetto più intimo e profondo.
Allora sì che il lettore più attento saprà comprendere anche il valore del silenzio che a volte vale più di mille parole che sembrano disperdersi nell’aria non comprendendone il giusto significato e se la scomparsa di una persona all’inizio può apparire qualcosa di profondamente inatteso e forse doloroso, solo col passare del tempo ci accorgeremo del suo significato che nel bene o nel male va rispettato.
Una storia dalle molteplici chiavi di lettura accompagnata da una scrittura limpida e scorrevole che rendono grazia a un libro strutturalmente complesso per la varietà di tematiche così ben focalizzate dalle autrici.
Leggendo questo romanzo tante domande sorgono spontanee: fino a che punto conosciamo bene le persone a noi vicine? Cosa può passare nella mente di ogni essere umano e cosa lo spinge o lo può portare a una scelta radicale? E infine cosa hanno in relazione la giustizia e l’applicazione di una legge?
Le risposte le troveremo nella scelta del silenzio, un romanzo che sa essere una commedia dai toni leggeri e allo stesso modo un giallo intenso dai risvolti psicologici.
Arrivederci sciura Marpol, alla prossima indagine!