La saga del bastardo
Apnea Terracina, 2018. Una serie di omicidi sconvolge la quiete della città, mettendo la polizia sulle tracce di un serial killer. Ogni indizio sembra trovare il suo comune denominatore nella compagnia teatrale La Zanzara, fondata dal trentenne Eduardo Scarpa. Qualcuno sta cercando di incastrarlo, ma chi e perché? Trattenendo il fiato in un’Apnea senza esclusione di ipotesi, agli attori della Zanzara non resta altro che indagare, dando avvio al primo capitolo de La saga del Bastardo. Mal’aria A un anno di distanza dagli omicidi di Apnea, l’attore e regista Eduardo Scarpa ha ricominciato a vivere tra nuovi spettacoli, una certa notorietà e… nuovi intrighi ai danni della compagnia teatrale La Zanzara. Il furto dell’inestimabile Carta del Lazio intreccia il percorso di Eduardo a quello compiuto, secoli prima, dal Maestro Leonardo Da Vinci. Ma qual è la relazione tra i due? E perché sembra tutto ricondursi alla sparizione dell’anziano Ciccio Palma? Eduardo Scarpa è il protagonista non convenzionale di un giallo fuori dagli schemi
Atto I: Apnea e Mal’aria

Leggere La saga del bastardo è stato un viaggio straordinario tra le vie e l’anima della mia amata Terracina. Massimo Lerose ci immerge nei luoghi, nei sapori e nello spirito autentico della città, rendendo l’ambientazione una vera protagonista del romanzo. Ogni pagina è intrisa di quel carattere nostalgico ma vivace che si respira per le strade di Terracina, regalando al lettore un’esperienza immersiva e unica.

La saga si compone di due storie avvincenti, ognuna con una trama gialla intrigante e non convenzionale. Nella prima storia, Apnea, ci troviamo nel cuore di un mistero che ruota attorno a un duplice omicidio: prima quello di una professoressa e poi di un giovane attore. Eduardo Scarpa, il protagonista, si trova invischiato in una fitta rete di sospetti e intrighi che lo vede come il principale indiziato. Tra ironici stratagemmi per discolparsi e un’imprevista storia d’amore con una bella commissaria, Eduardo dovrà far appello a tutto il suo ingegno per venire a capo della situazione. L’ironia di Lerose rende questo giallo leggero e spassoso, arricchendo la trama di una freschezza unica nel genere.

Nella seconda storia, ambientata un anno dopo i fatti di Apnea, ritroviamo Eduardo, attore e regista affermato, che si destreggia tra nuovi spettacoli, la fama crescente e… nuovi misteri. Il furto della leggendaria Carta del Lazio mette in moto una serie di eventi che legano Eduardo alla figura enigmatica di Leonardo Da Vinci. Lerose è abile nel costruire una storia che, seppur leggera, intreccia abilmente la modernità con il fascino della storia rinascimentale, mantenendo viva l’atmosfera della città.

Punti di forza de “La saga del bastardo”  sono senza dubbio l’ambientazione in una Terracina viva e pulsante e l’ironia che Lerose infonde in ogni dialogo e in ogni situazione, dando al romanzo un tono scanzonato e fresco. La saga del bastardo non è solo un giallo, ma una commedia teatrale gialla che combina intrighi e risate, portando i lettori a scoprire misteri che sfidano ogni convenzione.

Per chi ama Terracina, o semplicemente cerca una storia originale e ricca di carattere, questo romanzo è un piccolo gioiello da non perdere.

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