Trama:
Due colpi di pistola, all’alba, spezzano il silenzio e la quiete del lago di Como. Un uomo viene trovato morto, riverso sul tender della sua barca a vela al largo di Pescallo, nel comune di Bellagio. A uccidere il ricco imprenditore Filippo Corti, detto «Il Filippino», è stato un proiettile sparato nel giorno del suo quarantesimo compleanno. A bordo con lui c’erano i suoi tre migliori amici e nessun altro: due uomini e una donna. Chi ha sparato e perché? «Il Filippino è un grandissimo figlio di puttana», dicono quelli che lo hanno conosciuto. Uno che la fortuna se l’è costruita da sé, a qualunque costo. I suoi tre amici no, sono cresciuti nell’agio. Ma nulla è come sembra, proprio a partire dalla verità sulla misteriosa figura del Filippino e dalla sua pericolosa corsa verso il successo, finita in tragedia. A indagare sull’omicidio è Steno Molteni, ventisettenne giornalista del settimanale milanese di cronaca nera «La Notte». Dalla stanza 301 dell’albergo Villa Garibaldi, dove vive e in cui la sera lavora come barista, raggiunge al lago la bella Sabine, fotografa di origini eritree. Gli interrogatori ufficiali e i sopralluoghi sulla barca invece sono portati avanti da Salvatore Cinà, maresciallo dei carabinieri di Bellagio prossimo alla pensione. Due indagini parallele, nel contesto meraviglioso del lago italiano più famoso nel mondo. Due verità diverse, destinate a incontrarsi.
Voce di Paola Varalli
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Recensione a cura di Paola Varalli:
Bentornato, Steno Molteni, giovane giornalista de “La Notte”, uscito dalla penna di Franco Vanni.
Dopo il caso Kellan lo ritroviamo a indagare tra Milano e Bellagio, coadiuvato da una cricca di personaggi improbabile e, proprio per questo, piuttosto divertente: un autista “clochard” che si occupa della Maserati Ghibli del 1970 e scorrazza Steno a destra e a manca, l’amico Scimmia, poliziotto della Mobile di Milano, con la passione per le amanti nordiche; Sabine, conturbante fotografa dalla riccia chioma corvina, il padrone dell’albergo in cui vive che lo ingaggia come barista nei turni serali.
Per niente improbabile è invece il maresciallo Cinà, perfettamente calato nel ruolo, uomo tutto d’un pezzo come a un vero carabiniere si conviene. Pure il PM, incline all’esagerazione alcolica e i pescatori bellagini fanno la loro parte, ma il lago di Como con le sue meraviglie è tra i protagonisti più intriganti di questo giallo davvero godibile e ben orchestrato.
E infine gli animali: lucci, cani, uccellini… ognuno avrà un ruolo interessante.
La vicenda si dipana partendo da una morte “nautica”, nel senso che il cadavere viene ritrovato sul tender di una barca a vela ormeggiata al largo di Pescallo. L’armatore defunto ha trascorsi che si riveleranno via via sempre più complessi e sfaccettati. Gli amici a bordo sono i primi a essere interrogati, li si sospetta in un crescendo di tira e molla che ci rimbalza da uno all’altro senza mai capire bene quale ruolo hanno avuto nella storia. A complicare il meccanismo saranno i rapporti tra i quattro amici, che hanno il sapore della vendetta e del rancore, come se ognuno avesse un valido motivo per odiare lo scomparso.
Franco Vanni ci confeziona un giallo classico, mai truculento, misurato ma non privo di ironia e colpi di scena, scrive al passato in terza persona, in modo da condurre il lettore ovunque nelle indagini e farlo partecipare tramite l’uso del punto di vista “mobile”. L’autore da appassionato pescatore non ci risparmia competenti descrizioni di esche, ami e traine, mentre da cronista di nera si muove con maestria nel campo legale, tra giudici, avvocati, forze dell’ordine e tecniche d’interrogatorio.
Se proprio dobbiamo trovare un difetto, vi sono forse troppe parti raccontate, ma va detto che hanno anche un ruolo basilare nel plot, poiché i continui flash back sono parte fondamentale nella comprensione degli eventi.
In conclusione “La regola del lupo” è un giallo davvero consigliato: si legge d’un fiato, è intrigante, divertente, tutto torna con precisione svizzera ma ce ne si accorge solo a romanzo ultimato, poiché durante la lettura ci si imbatte in tanti sentieri, apparentemente scollegati tra loro, che si mostrano al lettore come possibili diversivi. Volete sapere se si collegheranno? Leggete questa seconda fatica di Franco Vanni.
Dettagli
- Genere: Giallo
- Copertina flessibile:288 pagine
- Editore:Baldini + Castoldi (28 febbraio 2019)
- Collana:Romanzi e racconti
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8893881616
- ISBN-13:978-8893881616