Terrarossa – Gabriella Genisi
Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell’azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d’ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l’autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità. Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere – intricato come la sua relazione con Caruso –, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia.
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Recensione a cura di Dario Brunetti

Estate del 2020, l’Italia come molte città d’Europa è in piena pandemia, Bari è una città spettrale, veder camminare per le strade le poche persone con guanti e mascherine, in un clima del tutto surreale, con un distanziamento sociale improvviso al quale molta gente non era assolutamente preparata, è alquanto destabilizzante e deleterio e lo sarà per il mondo intero.

Non rimane che barricarsi in casa purtroppo, proprio come accade a Lolita Lobosco che si sta godendo la fiction del Commissario Montalbano, quando una telefonata del Questore ne interrompe la visione, deve precipitarsi perché è stato ritrovato il cadavere di Suni Digioia, una giovane imprenditrice agricola, nonché attivista ed ecologista.

E’ mai possibile che una ragazza come Suni, piena di vita e di energie, dedita al lavoro e con la grande capacità di creare impresa si possa essere impiccata?

Il suicidio è una pista a cui gli inquirenti, in primis Lolita non credono sin da subito, la Scientifica dimostrerà esattamente l’opposto, infatti Suni Digioia è stata strangolata.

Ma chi si sarà macchiato di un crimine cosi orrendo? Chi voleva tarpare le ali a una giovane donna piena di vitalità ed entusiasmo sempre pronta a scendere in campo per aiutare i più deboli?

Domande con un’impellente necessità di risposte che la commissaria e la sua squadra dovranno dare quanto prima; saranno impegnati in un’indagine serrata con dei risvolti sociali di piena attualità.

Gabriella Genisi affronta nel suo nuovo romanzo edito Sonzogno dal titolo Terrarossa, un tema sociale all’ordine del giorno e di notevole rilevanza, il caporalato. Fenomeno in particolare diffuso nel Mezzogiorno, ma che nel corso degli anni si è allungato a macchia d’olio nelle altre Regioni d’Italia.

Con la solita impronta noir e grazie a una penna alquanto pregevole, l’autrice barese regala ai lettori una storia piena di intrighi e di eventi che si susseguono, con uno stile efficace e al tempo stesso incisivo.

Sporcarsi le mani è l’obbiettivo principale, con un tema di forte impatto come lo sfruttamento dei braccianti e di tutte le persone che hanno perso la vita lavorando in condizioni disumane, così la Genisi rende un ricordo vivido e pieno di calore umano attraverso un romanzo di denuncia sociale che continua ancora oggi a far discutere.

Bari come sempre protagonista, città dai mille volti, sapori e tradizioni, diventata capitale dello street food, dove nei vicoli della città vecchia le signore mescolano con acqua e semola per dar vita alle famose orecchiette, per poi gustarle nei vari ristoranti accompagnate con le cime di rapa o il sugo del pomodoro fresco condito col basilico e infine l’invidiabile pesca degli uomini di mare dove ‘nderr la Lanz danno un saggio della loro tecnica nell’arricciare i polpi.

Senza dimenticarci della bellezza mozzafiato della commissaria dal tacco 12 che la ritroviamo più stizzita del solito, ci vorrebbero le ferie ma l’indagine la catapulterà in uno spaccato con il quale non mai aveva fatto i conti fino ad ora, e quando il caso si sarà concluso, basterà un messaggio telefonico del suo bel commissario Giancarlo Caruso, trasferitosi a Manfredonia, per farle battere il cuore e sarà così che ancora una volta partirà la sua colonna sonora che noi tutti amiamo.

Dettagli

  • Editore ‏ : ‎ Sonzogno (10 marzo 2022)
  • Genere : Giallo – Noir
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 208 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8845401332
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845401336
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