Recensione a cura di Manuela Fontenova
Può un libro influenzare una vita intera? A quanto pare sì, ed è proprio ciò che succede ad Andrea, la protagonista di quello che, secondo i lettori, promette di essere il thriller psicologico dell’anno. Un regalo inaspettato, forse nemmeno gradito inizialmente, una copia del romanzo di Carlos Ruiz Zafón, L’ombra del vento. Andrea non è mai stata una grande lettrice, però quando inizia a sfogliarne le pagine, la magia delle parole dello scrittore spagnolo la avvolge come una calda coperta. I personaggi, le ambientazioni, la passione per la lettura, fanno nascere in lei una nuova consapevolezza: vuole scrivere, e vuole vivere in Calle Santa Anna, proprio dove vive Daniel Sempere, indimenticabile protagonista del romanzo.
Tutto questo accadeva negli anni felici, quando l’eventualità di una tragedia che avrebbe diviso per sempre la sua vita in un Prima e in un Dopo, non era nemmeno immaginabile.
Nel Dopo Andrea vive in un quartiere residenziale alle porte di Barcellona, ha un marito distante e stanco, si trascina per la grande casa nella vana speranza di trovare l’idea che finalmente le permetterà di scrivere il suo romanzo. Ma l’ispirazione non si affaccia nella sua triste e vuota routine, e si ritrova a cercare un sollievo alla solitudine nella vita degli altri, nelle abitudini dei suoi vicini, che osserva quasi come un’ossessione dalla finestra della sua cucina. Quante cose si possono scoprire? Quanti piccoli fatti apparentemente scollegati tra di loro acquistano una nuova luce se misurati con attenzione? L’arrivo del cognato, Victor, fratello del marito, potrebbe essere solo l’inizio di una nuova stravolgente avventura. Quando sembra che più nulla possa accadere, l’imprevedibilità degli eventi si abbatte come un uragano sulla vita di Andrea. Ecco che tu lettore, non potrai più staccarti dalle pagine di questo thriller sensazionale!!!
Lorena Franco è una modella, attrice e presentatrice spagnola molto nota, ha già scritto diversi romanzi, narrativa e fantasy, ma con La ragazza che guardava fuori debutta nel mondo del thriller in pompa magna.
WOW! Lo so che detto così può non significare nulla, ma WOW! È proprio quello che ho pensato alla fine del libro… che storia amici! Ero abbastanza titubante, negli ultimi due o tre anni, le librerie si sono riempite di titoli simili: La ragazza del treno, La ragazza del parco, La ragazza dell’acqua (e altri ancora), non mi aspettavo certo di trovarmi immersa in un thriller di questo livello. La trama è quasi un’architettura fitta e futuristica, gli intrecci sono costruiti e combinati alla perfezione. Ogni singolo elemento ha un suo perché nella storia, tutto combacia senza che il lettore possa capire dove quell’indizio lo porterà. Mi sono ritrovata incredula in alcuni passaggi, spiazzata e confusa in altri, ma costantemente partecipe e attenta, senza mai perdere il filo della narrazione. Il personaggio di Andrea sicuramente pecca di originalità, la sua indole e le sue attitudini ricalcano un modello molto in voga ultimamente nel genere, ma la bravura dell’autrice sta nel non aver costruito una storia attorno ad un unico protagonista: Andrea è quasi una pedina su una scacchiera in cui a comandare sono ben altre figure. Il marito? La vicina? Il cognato? Sì, sì, e ancora sì: c’è una “coralità” nell’azione, c’è una trama e una sottotrama, e in questo meccanismo ognuno fa la sua mossa.
Quasi 500 pagine di puro “intrattenimento”, passatemi il termine, perché una buona lettura è anche quella che ti fa venire voglia di prendere armi e bagagli e trasferirti in uno sperduto villaggio di pescatori a leggere in solitudine, perché l’unica cosa che desideri è leggere, scoprire, stupirti e poi chiudere il libro dicendo “WOW!”.
Consigliatissimo!!!