Una vera e gradita scoperta il romanzo di Paola Darò che con la sua opera prima ci porta a Torino, in estate, in una città quasi deserta dove Adele Tedeschi , gallerista, è al lavoro per allestire una mostra nel suo spazio dedicato all’arte.
La protagonista è una donna dei nostri giorni, con le insicurezze del nostro tempo e la freschezza della gioventù, non è una protagonista usuale e il mondo a cui appartiene, l’arte, sfiora e accarezza l’intero romanzo.
Alice si lascia trasportare dalla storia dell’uomo che dalla sua terrazza osservava spesso, un anziano sabaudo che usava fumare sul suo balcone la sera con il sottofondo della musica e nel silenzio della città tutto è percepibile.
Viene trovato morto e da subito si comprende che non può essere stato un malore ma si tratta di omicidio.
L’incontro con la nipote della vittima , Nadia, porterà entrambe a indagare e scoprire la verità.
Fin da subito l’autrice inserisce un indizio che potrebbe sembrare irrilevante ma che poi sarà decisivo per la risoluzione del caso.
Una scrittura fresca, piacevole e con una interessante caratterizzazione di ciascuno dei personaggi della storia.
Ho anche apprezzato i capitoli corti, che permettono a chi come me legge prima di andare a dormire di non lasciare nulla in sospeso prima di spegnere la luce.
Consigliatissimo e speriamo di ritrovare presto Paola Darò e la sua Adele Tedeschi