Trama
La sera della vigilia di Natale, mentre infuria un feroce temporale, Nino riceve la visita inaspettata di Bruno. L’amico, che non vede dai tempi della loro adolescenza, è venuto per pregarlo di tornare insieme al paese di Pianadora, sconvolto da sinistre premonizioni. Boati sotterranei, uno strano e onnipresente ronzio e, soprattutto, uccisioni rituali fra i vicoli e nelle case stanno rigettando il borgo nello stesso torbido spavento provocato dalla scomparsa del piccolo Dodo, avvenuta nell’estate del 1970. La chiave del mistero sembra risiedere nel rapporto morboso instauratosi tra gli abitanti di Pianadora e una colonia di Santi minori che abitano il bosco vicino. Toccherà a Nino e Bruno provare a sciogliere una volta per sempre la relazione verminosa fra uomini e Santi, sfidando le antiche credenze del luogo. Mentre tutto sembra sprofondare nella dannazione, gli eventi prendono a poco a poco significato, muovendo verso un finale imprevedibile.
Recensione a cura di Dario Brunetti
Dopo il promettente esordio con Cuori di seppia, pubblicato con la Elliot nel 2017, torna Filippo De Matteis con un nuovo romanzo dalle tinte gotiche dal titolo “ In paese stavano gli uomini” .
Nino, uno dei protagonisti, dopo aver ricevuto la telefonata di sua figlia Gabriella che gli ha comunicato di restare a casa con i suoi bambini e di passare il Natale con degli amici, si appresta a mettere in tavola la cena, pensando anche alla moglie Marta quando sente suonare alla sua porta si ritrova davanti una persona a lui sconosciuta.
Chi è quell’uomo presentatosi improvvisamente, in una notte dove si è abbattuto un violento temporale?
Stenta a riconoscerlo ma l’uomo fuori alla porta è il suo amico d’infanzia Bruno.
Sono passati tantissimi anni e Bruno racconta a Nino una storia che ha dell’incredibile, nel piccolo paese di Pianadora accadono eventi strani soprattutto nel bosco, dove le persone una volta che ci mettono piede sembrano scomparire, proprio com’è accaduto l’estate del 1970 al piccolo Dodo.
Toccherà a Nino tornarci, sotto la richiesta del suo amico Bruno e di cercare di fare luce su alcuni misteri, come lo strano rapporto quasi ossessivo tra gli abitanti del piccolo borgo che affaccia sul mare e una colonia di Santi minori.
I cosiddetti “dimenticati” che dominano il bosco e cercano una disperata devozione mal corrisposta dagli abitanti di Pianadora che finirà col provocare una rivolta.
In paese stavano gli uomini è un romanzo strutturalmente complesso e articolato,forse unico nel suo genere che mette in contrapposizione il legame tra fede e religione, l’autore si avvale di citazioni bibliche e testimonianze di abitanti che fanno parte del passato, tradizioni e credenze popolari nelle terre contadine del Salento dove si sarebbero consumati riti ancestrali.
Pianadora può essere un paese del vecchio sud a immaginazione e fantasia dell’autore, coraggioso a puntare su una storia che non da precisi punti di riferimento al lettore, un mistero nel mistero dove i protagonisti si troveranno a fare i conti con il loro trascorso, e con quell’adolescenza mai vissuta e costata cara al piccolo Dodo che chiede incessantemente verità e giustizia, mentre il tempo scorre inesorabile e non sembra essersi mai fermato.
Dettagli
- Copertina flessibile:192 pagine
- Genere: Narrativa
- Editore:Elliot (10 ottobre 2019)
- Collana:Scatti
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8869938670
- ISBN-13:978-8869938672