Un caso freddo è il nuovo romanzo della prolifica autrice genovese uscito per la Fratelli Frilli editori che vede protagonista l’intramontabile commissario Antonio Mariani reduce da una vacanza di due settimane con la moglie Francesca. Appena rientrato gli viene affidato un caso prossimo ad essere archiviato per il forte volere del questore, ma non per Mariani.
A Sestri Ponente, in una cantina è stato rinvenuto il corpo di un uomo anziano privo di documenti e secondo il dottor Torrazzi sembra trattarsi di un vero e proprio omicidio avvenuto circa due anni prima.
Mariani coadiuvato dall’ispettrice Petri deve dare subito un’identità alla vittima alla quale hanno amputato le dita, inoltre l’uomo sembra aver avuto un incidente perché presenta una gamba più corta dell’altra, secondo un’analisi accurata del medico legale. Elementi che servono al commissario per aprire un’indagine iniziando a scavare sul passato di un uomo semplice dalle modeste condizioni. Di una certa rilevanza sarà focalizzarsi sul luogo in cui è stato rinvenuto il corpo, molto distante da dove viveva il pover’uomo.
Un omicidio destinato ad aprire degli sviluppi importanti su altri due casi che si snodano rispettivamente nelle città di Savona e Pavia. Un gioco di incastri complesso che metterà a dura prova gli inquirenti, ma a Mariani interessa il suo caso e allora bisognerà tornare nel buio di quella cantina dove un uomo è stato ucciso con dei colpi inferti sul capo, un corpo senza più calore, dimenticato da tutti e abbandonato per ben due anni.
Chi ha letto i precedenti romanzi della Masella, sarà consapevole del modo in cui l’autrice riesca a complicare la vita al suo personaggio, a farlo tribolare e a mandarlo a letto con una tensione accumulata, che non gli permette di dormire sonni tranquilli, dopo una lunga e dura giornata di lavoro. Per fortuna in Francesca trova il conforto e al tempo stesso il confronto sull’indagine che sta svolgendo; la donna riesce a ritagliarsi il suo ruolo dando dei preziosi consigli che servono a incanalare la stessa indagine sul giusto versante.
In questo romanzo la signora del noir strizza l’occhio al giallo attraverso la ricerca minuziosa del più piccolo dettaglio, così il modus operandi dell’assassino e soprattutto il luogo del delitto diventano la parte essenziale su cui poggia il metodo di investigazione del suo protagonista, che non si considera un uomo dalle eccellenti risorse, ma un manovale che deve rendere giustizia a un innocente. Pertanto nessun Hercule Poirot, ma un uomo stanco di fronteggiare l’ingiustizia sociale.
La Masella attraverso uno stile di scrittura efficace mantiene alto il livello delle sue storie grazie alla sua formidabile tecnica di narratrice che l’ha contraddistinta nel corso del tempo.
Poi al lettore spetta scegliere il suo romanzo preferito, personalmente nel 2022 quando lessi Tempesta su Mariani dissi a me stesso di aver maneggiato uno tra i più bei noir scritti negli ultimi dieci anni, gli altri si allontanano solo di poco e cercano di mantenerne l’indice qualitativo.