Trama
In un’estate torbida agli inizi degli anni Novanta, il giovane Savino si affaccia all’età acerba dell’adolescenza come si affrontano i sentieri in salita del suo paese, San Fele, in Lucania, tanto in alto che gli altri sembrano “presepi accartocciati”. Da “principiante della vita”, scruta senza troppa curiosità il carattere malinconico del padre Michele, quello un po’ bizzarro dello zio Gaetano, da cui ha ereditato il “demone del dubbio”, e si lascia rasserenare dai modi placidi della madre Carmela; un ménage familiare, il suo, animato da duelli verbali con il fratello Aldo, dal ricordo di antenati sconosciuti e dalle scorribande con Radu, detto Anguilla. L’idillio verrà spezzato dalla frequentazione di Adamo, forestiero con alle spalle una figlia perduta e il buio della galera, che concretizzerà un processo di crescita assieme all’infatuazione per la bella Miriam, ragazza di città audace solo in apparenza. Su uno sfondo pietroso ma vivido, si apre uno scorcio di vita che è quella degli orfani della Lucania, di coloro, cioè – e Savino non farà eccezione – che dopo un’adolescenza passata a chiedersi cosa sia il futuro lasciano la propria terra ma non abbandonano le loro radici.
Recensione a cura di Dario Brunetti
Il sentiero dei figli orfani è il terzo romanzo di Giovanni Capurso che narra la storia di Savino Chieco, dalla sua vita di fanciullo fino all’età adulta.
Un percorso di crescita per Savino, giovane di San Fele, paesino della Lucania, legato alle tradizioni e ai sani valori della famiglia.
Il ragazzo affronta due fasi importanti dell’esistenza: la scoperta della morte della nonna, a cui era legato particolarmente (la madre Carmela lo avvicinerà alla salma per fargli vincere la paura) con la conseguente accettazione della caducità dell’essere umano e poi l’amore, nella sua bellezza più autentica, la prima cotta per una ragazza di nome Miriam che riesce a catturare le attenzioni del giovane.
Tanti i personaggi di contorno: il padre Michele, gran lavoratore, legato al suo podere nel quale ricopre più mansioni e Carmela, la mamma, una donna dai modi sempre gentili. Poi c’è il fratello maggiore Aldo, con cui Savino litiga spesso, lo strampalato zio Gaetano e gli amici, Radu detto Anguilla e Adamo, persona imprevedibile e sfuggente.
Giovanni Capurso si avvale di una prosa semplice e leggera e deliziandoci di sfumature poetiche presenta una storia con tutti i sentieri in salita che sono poi una metafora della vita. Il protagonista si troverà, a un certo punto, di fronte a una scelta fondamentale che darà una svolta definitiva alla sua esistenza.
Il sentiero dei figli orfani è un romanzo di formazione che ci racconta di numerose generazioni che hanno dovuto lasciare la terra di origine per intraprendere un nuovo cammino, proprio come accade a Savino nel suo piccolo paese di Lucania, San Fele, piccolo villaggio arroccato che non dà sbocchi per il futuro, non dà certezze, il giovane vi è legato da affetto profondo e senso di appartenenza (a San Fele ci sono i suoi ricordi, c’è la sua gioventù e i suoi affetti più cari) ma prima o poi arriva la necessità di fare scelte diverse, importanti e decisive.
Il romanzo è ricco di personaggi, tratteggiati in maniera accurata dall’autore e di riferimenti biblici, che sottolineano il rapporto di Savino con la fede cristiana, inculcatagli dalla nonna Giulia che gli leggeva versi importanti della Bibbia e proprio questi principi si sono rivelati propedeutici per il suo percorso in seminario.
L’autore con una scrittura a volte ricercata (è un grande merito che gli va doverosamente riconosciuto) focalizza l’attenzione sulla vita di un piccolo paese, prototipo di quei borghi in cui c’è gente che affronta la routine con monotona quotidianità.
In fin dei conti la vita ci mette di fronte a pericoli, ostacoli, situazioni inaspettate e incertezze, proprio quello che accade a Savino Chieco e l’autore, con delicatezza, ha saputo coniugare tanti aspetti di un mondo che appartiene a un buon numero di giovani d’oggi, rimasti orfani della propria terra, che hanno un solo e unico desiderio: evadere per sentirsi finalmente liberi.
Le corse nei boschi, le partite di calcio, la televisione che trasmette i Mondiali, la gente che non intende più uscire di casa mentre un giovane di nome Savino medita sul suo futuro e, una volta diventato adulto, sceglierà la strada da intraprendere.
I lettori si faranno trasportare dalla storia e dai suoi eventi, positivi e negativi, scoprendo i valori, intensamente etici, che questo romanzo esistenzialista ha saputo offrire, valori che saranno certamente di buon auspicio per le nuove generazioni.
Buona lettura!
Dettagli prodotto
- Copertina flessibile:204 pagine
- Genere: Narrativa
- Editore:Alter Ego (24 maggio 2019)
- Collana:Specchi
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8893331462
- ISBN-13:978-8893331463