Angelo Petrella scrittore, ma anche giornalista, esordisce nel noir con Cane Rabbioso (2006) e Nazi Paradise (2007) dichiarando fin da subito la sua passione per il genere hard boiled. I suoi romanzi successivi vengono tradotti in Francia e se ne traggono anche opere teatrali.
Nell’ottobre del 2017 il suo libro Operazione Levante riceve il Premio Megaris per la narrativa.
L’anno successivo esce Fragile è la notte per Marsilio Editori. Ed è qui che appare per la prima volta l’ispettore Denis Carbone, un poliziotto reduce da abusi alcolici di whisky Macallan nonché da abusi vari di potere. Non proprio limpido moralmente, eticamente scorretto, ha problemi di gastrite nervosa e chiama la sua donna con l’appellativo “piccola”; Carbone è il classico ispettore maledetto e semimarcio, che nasconde (bene) un cuore e un passato e che si muove a disagio fra le brutture del mondo, perché ne ha viste troppe.
Il successo di Fragile è la Notte spinge l’autore a pubblicare una nuova avventura di Denis Carbone, La Notte Non Esiste nel 2018. Ci troviamo nella solare e solitamente tranquilla Posillipo. Ma ora che c’è Carbone il sole campano si offuscherà notevolmente fino a diventare nero. Il passato dell’ispettore, mai dimenticato, tornerà a galla in tutta la sua potenza deflagrante, influendo sulle scelte del presente, come aveva sempre fatto. Nel precedente romanzo la vittima era una ricca e bellissima ereditiera, ne La Notte non Esiste ci troviamo di fronte a bambini rapiti, seviziati e uccisi, relazioni sessuali senza troppa convinzione, la rabbia di Carbone per colleghi e superiori, che non dicono mai tutta la verità, e amici e nemici i cui ruoli si scambiano imprevedibilmente. E’ questo l’ambiente in cui si muove l’ispettore napoletano appena quarantenne.
L’abilità narrativa di Angelo Petrella, colto scrittore e partenopeo come Carbone, è fuori discussione, così come la capacità di creare atmosfere e speciali intrighi virili in posti di potere. La Notte non Esiste è un piacevole intrattenimento per gli amanti del genere: tridimensionale e multisensoriale nella descrizione di ambienti e atmosfere, bidimensionale e monocorde nella definizione delle relazioni fra i protagonisti e le donne della storia, più disegnate che scolpite. Un copione hard boiled la cui scuola americana (Chandler, Hammet, Spillane…) negli ultimi decenni ha avuto decine di declinazioni italiane, fra le quali spiccano il celeberrimo Commissario Montalbano di Camilleri, ma anche Carofiglio, Lucarelli, Alba Teodorani… In essi l’intrigo poliziesco non è che un pretesto per raccontare una realtà sociale e qualcosa di più profondo. Ed è proprio questo, forse, che manca a La Notte non Esiste.