Il segreto dell’alchimista
È il 10 settembre 1314, e Bologna freme per il passaggio di una cometa – a detta di alcuni preludio di un luminoso domani, secondo altri il presagio dell’imminente apocalisse. Mondino de’ Liuzzi, medico anatomista e accademico, sta per tenere una delicata lezione alla scuola di medicina quando in aula irrompe Rambertuccio, il capitano del popolo: un uomo è stato ucciso, ma prima di morire ha pronunciato il nome del medico, e Rambertuccio è convinto che stesse indicando il suo assassino. Mondino nega ogni coinvolgimento – in passato ha aiutato a risolvere omicidi, non a commetterli – ma Rambertuccio è irremovibile, mosso da un accanimento feroce contro l’accademico, i cui studi sui cadaveri sono ai suoi occhi un abominio. Il mistero è invece molto più fitto, e a Mondino per scioglierlo non basterà l’acume leggendario: sarà indispensabile l’aiuto del figlio Gabardino ma soprattutto di Mina, la giovane moglie che non ci sta a essere solo un bel viso da mostrare ai ricevimenti.
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Dopo molto tempo senza le avventure del medico più famoso di Bologna, torna finalmente Mondino de’ Liuzzi e con lui tornano i misteriosi delitti tra nozioni di medicina e di alchimia. In questa storia è coinvolta anche l’astrologia per il passaggio e la permanenza di una cometa che porta con sé eventi nefasti, ma siamo sicuri che sia colpa della cometa? Oppure alcuni umani sfruttano questo evento che da secoli è indicatore di cattivi presagi? Mondino è un uomo di scienza quindi non si fa convincere dalla negatività di una cometa, continua anzi a insegnare nella sua scuola di medicina. Purtroppo per lui il destino gli riserva episodi poco piacevoli che lo implicano in una storia poco chiara, come al solito, e pericolosa per la sua vita, per la sua famiglia nonché per il suo buon nome. Quando succedono episodi arcani Mondino non può esimersi dal trovare la verità, è più forte di lui quindi senza indugi da una parte pensa già come risolvere la questione, dall’altra continua a pensare alle sue lezioni di medicina osservate da una commissione che annotava i suoi insegnamenti. D’altronde la curiosità è ciò che spinge Mondino ad esplorare metodi nel suo lavoro, dove cerca di ovviare ai divieti dell’epoca per avere nozioni sempre nuove utilizzando cadaveri da dissezionare. La pratica era fortemente criticata perché lui la praticava su degli umani, di solito condannati a morte, anche se non disdegnava altri cadaveri col rischio di essere scoperto. Per questo motivo Pellaio, il capitano del popolo, prova un forte astio nei suoi confronti, ma anche per un accadimento che non può dimenticare. Come sempre Colitto ci porta in un mondo mistico, fatto di riti e alchimia facendoci scoprire segreti noti solo a testi storici e a gruppi settari che praticano antichi e pericolosi cerimoniali. L’autore attraverso Mondino, protagonista dal primo capitolo della saga con Cuore di ferro e I discepoli del fuoco, inserisce il lettore nella Bologna dei primi del ‘300, mentre ne Il libro dell’angelo Mondino si trova a Venezia a svolgere indagini. Nell’ultimo libro, Il segreto dell’alchimista, siamo nel 1314 anno nel quale si avverano le maledizioni di Jacques de Molay bruciato al rogo, dove si è già vista la morte del Papa Clemente V e che vedrà quella del re di Francia Filippo IV il bello. Il mese di settembre a Bologna è particolarmente caldo, una stranezza che verrà attribuita da molti al passaggio di una cometa che attira predicatori di varie idee tra i quali uno decisamente carismatico tanto da manipolare menti. Tutti approfittano di quel fenomeno astrologico per fornire propiziare riti o per predicare la fine del mondo o per spaventare o per cercare di prendere una sorta di potere. Quanto a manipolatori in questa storia se ne possono contare molti! Serve un notevole ascendente per trascinare in un cerimoniale senza ritorno molte persone, inserendole in un rito che doveva trasformare la materia in luce praticamente doveva cambiare il normale processo da luce a materia. Una teoria ripresa da Avicebron incrementata da Grossatesta e migliorata da colui che muove i fili di un evento assolutamente pazzesco. In questa storia ogni personaggio è importante per le indagini e per capire altri risvolti che si creano all’interno del romanzo, ogni personaggio è una chiave che apre una storia nella storia. La moglie di Mondino, Mina, figura ricorrente che si mostra come una personalità forte, orgogliosa e dal carattere quasi prepotente emergendo molte volte e contrastando la figura della moglie dell’epoca. In primis perché ha studiato e in secondo luogo perché tratta argomenti che non dovrebbero interessarle tanto da risultare inopportuna la maggior parte delle volte. Il quarto libro della saga di Mondino non lascia scontento il lettore, anzi, lo lascia affamato di una nuova avventura perché spera sempre che quella che legge non sarà mai l’ultima e potrà confortare la sua mente e i suoi occhi con molte altre pagine su Mondino de’ Liuzzi, personaggio realmente esistito. Ma il lettore questa volta non dovrà attendere troppo da come si evince sul suo sito dove annuncia che sta scrivendo il quinto libro su Mondino. Il segreto dell’alchimista è il quarto della serie per cui attendiamo febbrilmente l’uscita del suo nuovo lavoro.

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