Un intreccio dai risvolti storici investigativi prende vita offrendo ampio spazio ad una narrazione peculiare e dinamica. Il Commissario Aurelio Baldanzi si troverà di fronte ad un inconsueto enigma da decifrare insieme all’abile Giulietta Ottolenghi. Cosa nasconde realmente la Rocca D’Arazzo? Chi sono i “Sette giusti”? leggenda o pura realtà? Numerose vicissitudini che non lasciano spazio al caso e che spiazzeranno notevolmente il lettore. Personaggi ben delineati legati tutti insieme da un comune e indissolubile filo conduttore. Una leggenda agghiacciante che non offre via di scampo e che manterrà un clima macabro e misterioso. Un messaggio celato dal tempo che riemergerà improvvisamente creando trambusto e curiosità. Anche questo nuovo capitolo non ha nulla da invidiare al precedente. La penna della Ferrari attraversa lo spazio ed il tempo per renderci partecipi e allo stesso tempo spettatori dei crimini più efferati . L’ unico personaggio fuori dal coro è rappresentato dalla povera Ornella; storica fidanzata del Commissario che viene continuamente evitata da quest’ultimo. Baldanzi è delineato da una piacevole ironia che non abbandona mai la storia, anzi questa particolarità lo rende ancora più reale. Un uomo in carne d’ossa… Stanco di avere a che fare con pazzi furiosi, reperti anatomici e relazioni inconsuete. Un giallo godibile e che non lascia spazio al tempo che scorre.
Noir
RECENSIONE a cura di Edoardo Todaro Il noir sta sviluppando un effetto collaterale di indubbio interesse: il legal thriller. Se il noir indaga e mette