I delitti dei sette giusti
Un nuovo delitto scuote l’Istituto di Anatomia Patologica di Torino scompigliando anche la vita di un sempre più ritroso Commissario Aurelio Baldanzi costantemente impegnato tra il sognare un divano solitario e il fuggire dall’eterna fidanzata Ornella. Ma ancora una volta le circostanze lo costringono ad agire suo malgrado, visto che la connessione con tragici fatti che vorrebbe dimenticare sembra essere inquietante. Un nome ritorna dal passato e non dà pace né a lui né alla ferrea Giulietta Ottolenghi; un nome che evoca ricordi drammatici e che sembra agire secondo uno schema in cui ogni logica è andata persa. Dalla graziosa Rocca D’Arazzo nel freddo Piemonte Baldanzi si trova catapultato nel bel paese di Calascio in terra aquilana, ai piedi di quella Rocca celebre in tutto il mondo ma che ora si trova a fare da sfondo ad una giustizia vendicatrice che evoca quella dei Sette Giusti che decisero della vita di poveri innocenti. Baldanzi vede il suo destino unito a quello della giovane Anita nei silenzi delle montagne, mentre altri sembrano segnati per mano di chi sa celare bene il suo segreto e i suoi raccapriccianti piani. E ancora una volta la Rocca è testimone.
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Un intreccio dai risvolti storici investigativi prende vita offrendo ampio spazio ad una narrazione peculiare e dinamica. Il Commissario Aurelio Baldanzi si troverà di fronte ad un inconsueto enigma da decifrare insieme all’abile Giulietta Ottolenghi. Cosa nasconde realmente la Rocca D’Arazzo? Chi sono i “Sette giusti”? leggenda o pura realtà? Numerose vicissitudini che non lasciano spazio al caso e che spiazzeranno notevolmente il lettore. Personaggi ben delineati legati tutti insieme da un comune e indissolubile filo conduttore. Una leggenda agghiacciante che non offre via di scampo e che manterrà un clima macabro e misterioso. Un messaggio celato dal tempo che riemergerà improvvisamente creando trambusto e curiosità. Anche questo nuovo capitolo non ha nulla da invidiare al precedente.  La penna della Ferrari attraversa lo spazio ed il tempo per renderci partecipi e allo stesso tempo spettatori dei crimini più efferati . L’ unico personaggio fuori dal coro è rappresentato dalla povera Ornella; storica fidanzata del Commissario che viene continuamente evitata da quest’ultimo. Baldanzi è delineato da una piacevole ironia che non abbandona mai la storia, anzi questa particolarità lo rende ancora più reale. Un uomo in carne d’ossa… Stanco di avere a che fare con pazzi furiosi,  reperti anatomici e relazioni inconsuete. Un giallo godibile e che non lascia spazio al tempo che scorre.

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