Funerale dopo Ustica
Terroristi rossi e neri che seminano la morte e sono pronti a morire per le proprie idee; servizi segreti infiltrati e corrotti, i cui agenti non esitano a praticare il doppio o il triplo gioco; un «Vertice» formato da personaggi eccellenti e insospettabili che vogliono destabilizzare lo Stato italiano; un killer internazionale, infallibile e spietato, che agisce al riparo di coperture perfette, e la sua vittima designata: il presidente della Repubblica; un’arma micidiale e avveniristica; Victorhugo, il grande burattinaio, un misterioso personaggio che muove a suo piacimento le fila di stragi e assassinii; Stefano Degiorgi, un agente «pulito» dei servizi segreti italiani braccato dai servizi segreti «sporchi» e perfino da quei killer ai quali dà la caccia; Mila Santini, una donna che gioca la sua partita sino all’estremo; un lungo, accanito inseguimento condotto senza pietà e senza esclusione di colpi, che si svolge in Italia e in Europa dal 1974 al 1981. Ecco soltanto alcuni degli ingredienti e dei protagonisti di questa inquietante e incredibile vicenda che avrà il suo sorprendente e inatteso epilogo sul DC9 Itavia abbattuto nel cielo di Ustica il 27 giugno 1980. Un vero labirinto di intrighi e di trame, fatti e avvenimenti raccontati secondo il principio romanzesco che l’aderenza alla realtà è sempre di gran lunga più fantastica di qualsiasi fantasia romanzesca. Cinismo, odio, amore, sesso, violenza, lealtà, fedeltà, senso del dovere, avidità, ambizioni sfrenate: ecco i fattori che fanno agire, uccidere, vendicarsi i protagonisti (molto spesso semplici pedine di un gioco più grande di loro) di questa spy story.
Il racconto di una verità che fa paura

I libri di Loriano Macchiavelli per me sono, da sempre, una sorta di ‘comfort zone’, nel senso che quando mi trovo in crisi con un ‘blocco del lettore’, prendo in mano un libro del Maestro e vado sul sicuro. Questo indipendentemente che si tratti di un’avventura di Sarti Antonio, di una storia scritta a quattro mani con il fedele Francesco Guccini o, come in questo caso, di un romanzo completamente a sé.

Questo ‘Funerale dopo ustica’ è un gradito ritorno nelle librerie, si tratta infatti di una ristampa (anzi, come sottolinea l’autore nelle Note in appendice al libro, questa è “… una vera propria nuova versione aggiornata e ampliata.”) del volume uscito nel 1989 con lo pseudonimo di Jules Quicher che, tra l’altro, appare anche nel libro come membro dei servizi segreti francesi.

Subito all’inizio del libro appare l’elenco dei personaggi e a ragione, perché veramente le vicende narrate coinvolgono tanti figuri più o meno loschi, più o meno dalla parte dei buoni, facenti parte delle più disparate associazioni: dai servizi segreti di ogni risma, alle frange terroristiche passando per le BR. Ecco, uno dei tanti talenti secondo me di Macchiavelli, è riuscire a incastrare perfettamente ed in maniera chiara una miriade di personaggi senza dare al lettore la sensazione di trovarsi perso in un marasma di ‘attori’; un po’ come accadeva nei vecchi fumetti di supereroi dove c’erano disegnatori dal talento mostruoso che riuscivano fare apparire nelle cover decine di personaggi assolutamente ben identificabili, in pochissimo spazio!

Il libro, non sto neanche a dirlo, è assolutamente da leggere, perché coinvolge dalla prima alla 517 pagina senza avere un calo di tensione e non è cosa da poco!

Due sono poi le caratteristiche che mi hanno sorpreso piacevolmente per originalità; il libro è costituito da due parti che, prese da sole, potrebbero benissimo essere pubblicate come romanzi indipendenti con i medesimi protagonisti (anche se qui parlare di due soli protagonisti è forse un po’ riduttivo perché anche i personaggi di contorno hanno veramente un bel peso nell’economia della storia): Stefano Degiorgi, agente dei servizi segreti italiani e Luis Garcia Rodriguez (ma sarà poi il suo vero nome?…) incaricato DELLA MISSIONE, quella impensabile, quella definitiva, quella che cambierà tutto per la Repubblica italiana e non solo.

La seconda considerazione è sul titolo del libro; praticamente la spiegazione del titolo si risolve nelle ultimissime pagine del romanzo e l’intero testo costituisce una possibile versione tra fiction e realtà di come potrebbero essere andate le cose prima dei famosi fatti di Ustica; come dire che i fatti narrati potrebbero essere all’origine dell’abbattimento del DC9 sui mari di Ustica avvenuto il 20 giugno del 1980.

Questo è un romanzo di spionaggio che lascia intravedere scenari neanche tanto fantasiosi, dove veramente c’è la percezione che nessuno è innocente, neanche le istituzioni, neanche le forze ‘dell’ordine’ che dovrebbero essere dalla parte dei cittadini a garanzia della loro incolumità. Il Potere fa gola a tutti, nessuno escluso e per averlo si passa sopra a tutto e sopra a tutti alla stregua di inevitabili e trascurabili effetti collaterali.

Alla prossima!

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