Era di maggio – Antonio Manzini
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‘Era di maggio’ prende il via tre giorni dopo gli eventi che concludono il precedente romanzo, Non è stagione. Perché l’indagine che lì si era aperta non si è ancora conclusa. C’è poi il fatto più grave, l’assassinio di Adele, una cara amica del vicequestore, uccisa da un killer mentre dormiva nel letto di Rocco. Costretto a scavare nel proprio passato il vicequestore cercherà di chiudere il cerchio una volta per tutte.

Recensione a cura di Marianna Fedeli

Manzini crea dipendenza.

Manzini dalle mille sfaccettature.

Manzini dalle mani d’oro.

Rocco Schiavone è un (finto) duro dal cuore tenero, un uomo dal dubbio passato ma dal (forse) limpido presente, un uomo che convive con un dolore del quale non si riesce a capacitare.

Questo romanzo, così come quelli che lo hanno preceduto, non si lascia abbandonare facilmente, decide lui quando è il momento di usare il segnalibro!

Il fil rouge che lega i romanzi di Manzini è il passato di Rocco che con sconvolgente prepotenza torna ad essere il suo presente.

In “Era di maggio” la storia portante potrebbe definirsi uno spin-off di “Non è stagione”: stessi i personaggi e stessa la vicenda , anche se più articolati.

Il coro polifonico di tutti i piccoli e grandi caratteristi narrati nell’esecuzione di questo canone di avvenimenti fa il resto!

Buona lettura,

Dettagli

 

  • Copertina flessibile: 381 pagine
  • Editore: Sellerio Editore Palermo (23 luglio 2015)
  • Collana: La memoria
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 883893374X
  • ISBN-13: 978-8838933745

 

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