Di nuovo Romano De Marco, e decisamente, meno male. Un De Marco che alterna il suo essere responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani allo scrivere romanzi, l’ultimo 3 anni fa.
Un romanzo, questo, incentrato rispetto a quanto avviene quotidianamente in varie parti del mondo. Il Golfo di Guinea, ad esempio, con le missioni Nato e dell’Unione Europea a “ prevenzione “ dei cosiddetti pirati.
Un noir che Romano De Marco, nella figura di Marco Tanzi, ex poliziotto ed investigatore privato, che dopo tante vicissitudini è nell’obbligo di tornare a Milano visto che il figlio non se la passa tanto bene.
Una Milano descritta benissimo nella sua corruzione, nel malaffare sotto controllo dei, cosiddetti, colletti bianchi e di bande di criminali internazionali, non a un caso questo noir è inserito nell’interessantissima serie “ Nero a Milano “.
Leggere queste pagine, non può non farci venire alla mente le inchieste venute alla ribalta della cronaca di questi giorni. Ma De Marco in quanto ci descrive su Milano non tralascia riferimenti a comunità di recupero; tratta delle bianche; mafia russa; traffico di essere umani; la mala chiesa con tanto di prete torturatore; bambini ridotti a schiavi dalla tossicodipendenza e dalle violenze subite, bambini che vivono in condizione di detenzione disumane che sono in realtà esseri umani venduti al miglior offerente.
In conclusione come non salutare con simpatia la casa editrice UBAGU PRESS che viste le pubblicazioni, non può che promettere molto di positivo con un De Marco pronto alla tastiera a regalarci nuove storie intriganti.

