Recensione a cura di Dario Brunetti
Sono sempre le storie ad attraversarci e ne siamo inevitabilmente sommersi, proprio perché siamo fatti di storie e sono li che aspettano solo di essere raccontate.
Mi avvalgo di questo pensiero del tutto personale, per introdurre il nuovo testo di Alessandro Reali, uscito per la Fratelli Frilli editori in una versione speciale illustrata, dal titolo Dalle finestre del borgo.
Protagonisti come sempre l’inossidabile coppia Sambuco-Dell’Oro che questa volta è in stato di fermo, un po’ come tutti i cittadini del nostro paese relegati a casa per via della pandemia di Coronavirus scoppiata agli inizi del 2020.
L’Ospedale San Matteo di Pavia è stato preso di mira dai contagi e dal numero dei ricoverati che tende sempre più ad aumentare, come in molte altre cliniche della regione, la situazione è alquanto destabilizzante soprattutto per i reparti di rianimazione.
In un’Italia che ormai è soggetta a limitazioni per via di decreti presi con estrema urgenza e spesso inefficaci o approssimativi o ancor di più controproducenti per la stessa popolazione, si va per strada in guanti e mascherine andando all’assalto supermercati in un clima del tutto spettrale.
Ai nostri personaggi dell’affascinante e suggestiva città di Pavia, non rimane che rivivere e ricordare le loro prime indagini, ripercorrendo le fasi del loro sodalizio che gli ha portati a diventare una coppia di investigatori alquanto particolare.
Gigi Sambuco è un ragazzo molto semplice, persona misurata, serio e professionale sul lavoro, selettivo con gli amici, amante della musica italiana d’autore, Selmo Dell’Oro è esattamente l’opposto, strambo, sfegatato dei Led Zeppelin e di una vita spericolata che non conosce regole, alla ricerca di guai tra risse e vere scazzottate da Far West e di avventure erotiche con donne facili.
Ma come possono andare d’accordo due personaggi del genere? Seppure il baldo Sambuco cerca di tenere alla larga lo scapestrato Dell’Oro, quando il lavoro chiama i due uniscono le loro forze cercando di portare a termine le indagini, ed è così nel 1990 l’Agenzia Sambuco & Dell’Oro prende vita.
Gli anni 90 hanno avuto un impatto decisamente significativo nel nostro paese, l’avvento del processo tecnologico e la vita moderna hanno radicalmente modificato la società e lo stile di vita degli italiani, la Prima Repubblica è stata travolta da uno tzunami chiamato Tangentopoli, tutto inizia il 17 febbraio del 1992 con l’arresto del socialista Mario Chiesa, sarà la stagione di Mani Pulite con un pool investigativo capeggiato dai PM Gherardo Colombo e Antonio Di Pietro che metterà la politica italiana alle corde, decidendo i destini di molti illustri onorevoli e imprenditori che troveranno forse troppo facilmente la via del suicidio.
Perché troppo facilmente c’è da chiedersi? Erano veramente dei suicidi oppure si è messo in scena qualcosa di più aberrante da somigliare a un vero e proprio delitto.
Attraverso una narrazione stilisticamente perfetta, Reali ci riporta indietro nel tempo con delle indagini che appartengono al passato e che hanno visto la strana coppia formarsi e in un secondo momento consolidarsi.
Dodici racconti racchiusi nel decimo libro dedicato a due personaggi ai quali il lettore non smetterà mai di affezionarsi, senza dimenticarsi della piccola e incantevole Pavia che è sempre la vera protagonista, tra i borghi dell’Oltrepò, i musei, i castelli, il duomo e le lunghe passeggiate da fare a piedi o in bicicletta proprio come i protagonisti vorrebbero fare se non vivrebbero da reclusi come la maggior parte degli italiani.
E allora non rimane che assaporare questo bel volume che racchiude in una versione illustrata, alquanto elegante un bel po’ di enigmi da scogliere, in compagnia di un sottofondo musicale e gustando un vino dell’Oltrepò pavese.
Che ne dite lettori, non vi sembra una buona idea ?