Basta un fil di vento
Gregorio Bajocchi è un uomo di successo: esperto di finanza, avvocato, possiede la Conventina, un’azienda agricola di oltre mille ettari adagiata sulle colline tra Po e Appennino. La tenuta appartiene alla sua famiglia da sempre ma quando Gregorio l’ha ereditata, dopo la morte prematura di entrambi i genitori, aveva solo diciassette anni. A quel tempo, erano stati i contadini, lì da generazioni, a prendersi cura della proprietà consentendo all’azienda di prosperare e a Gregorio di studiare Ormai adulto e in grado di occuparsi della Conventina, Gregorio sposa Cora, che conosce fin da ragazzo, dopo essere stato per un periodo legato a Emma, un’esuberante ragazza tedesca dalla quale ha avuto un figlio. Un fatto importante, però, mette scompiglio nella sua esistenza: una società straniera vuole acquistare l’azienda e trasformarla in un complesso turistico di lusso. La cifra offerta è consistente, ma che ne sarebbe poi delle famiglie che hanno sempre lavorato lì e della tradizione stessa dei Bajocchi? Dopo molte esitazioni, Gregorio decide di vendere, ma un nuovo avvenimento arriva a sconvolgere la sua quotidianità e quella di Cora. Emma, colpita da una forma precoce di demenza, in uno dei rari momenti di lucidità ha espresso il desiderio di tornare alla Conventina, l’unico luogo in cui si sia mai sentita veramente felice e amata da tutti. Ecco allora l’importanza del paesaggio, la natura che consola, l’amicizia che è prima di tutto accoglienza e quel filo di vento che, a volte, basta a cambiare una vita.
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Recensione a cura di Dario Brunetti

Basta un fil di vento è la nuova opera di Franco Faggiani uscita per la Fazi editore. Ambientato sull’Oltrepò pavese, il romanzo narra la storia di un’azienda agricola di famiglia, la Conventina della quale Gregorio Bajocchi, un avvocato di successo, nonché esperto di finanza ne è l’erede dall’età di diciassette anni.

L’uomo ha vissuto la morte prematura dei propri genitori e ha dovuto rimboccarsi le maniche per completare gli studi, ma a portare avanti l’azienda c’è il sacrificio di tanti contadini che nel corso degli anni si sono presi cura della proprietà facendola crescere dal punto di vista del valore e della ricchezza.

Non sarà mica un caso che la stessa azienda è oggetto di attenzione da una società straniera che vuole renderla un’attrazione turistica costruendo dei complessi residenziali.

Nel corso del tempo Gregorio ha avuto una relazione importante con Emma, una ragazza tedesca dalla quale è nato Johann, ma il loro amore è destinato a concludersi. Invece sboccerà in maniera inaspettata con Cora, amica di infanzia con la quale per lo più delle volte Gregorio litigava. Chi avrebbe mai pensato che il rapporto tra Gregorio e Cora tra mille contraddizioni, con la mancata voglia di sopportarsi a vicenda, potesse invece trovare un amore tanto desiderato? È vero poli opposti si attraggono, ma come dice Cora nel romanzo “tu mi facevi ridere”. Ed è proprio nei sorrisi ci si inizia a trovare la giusta alchimia che può portare al consolidamento di un legame affettivo che può sfociare in un amore vero.

Ma in questo romanzo c’è una terra da salvaguardare e ci sono uomini che con fatica e sudore l’hanno amata, difesa perché rappresenta la vita, in particolare Massino, uomo di fiducia di Gregorio e responsabile della Conventina. Tra i due uomini non c’è solo un legame lavorativo, c’è un sentimento di vera amicizia che porta Gregorio a vedere in Massino, un fratello.

Ma intanto alla Conventina non si sta mai fermi, anzi saranno gli eventi a interessare i protagonisti della storia. Le nozze tra Gregorio e Cora, l’offerta ufficiale della società straniera che vuole acquisire l’azienda agricola e che porterà Gregorio a prendere una decisione importante e infine c’è una notizia che arriva come un fulmine a ciel sereno che riguarda la grave malattia che ha colpito Emma.

Gli ultimi due eventi avranno un impatto decisivo sul futuro della Conventina che costringeranno Gregorio ha fare la scelta della vita. Quanto inciderà Cora nella sua decisione definitiva’

Sono le circostanze che mettono alla prova l’essere umano che diventa l’artefice del proprio destino e di altre persone (come nel caso di Gregorio) e per davvero basta un fil di vento che porta al cambiamento delle cose.

È la chiave di lettura che Faggiani ci offre narrando storie di intere esistenze, generazioni che si susseguono e poi la difesa della terra per la quale si è disposti pure a morire per chi le ha dato amore e soprattutto una vita. Ed è così che si riconcilia il rapporto tra l’uomo e la natura.

Basta un fil di vento è un viaggio letterario in cui scopriremo il vero significato dei rapporti umani legato a sentimenti di amicizia e di amore, l’importanza e il valore dei piccoli gesti che si fonda sull’aiuto reciproco, sulla capacità di confrontarsi diventando un’unica famiglia.

Ci si lega con facilità al romanzo di Faggiani, lo percepiamo interiorizzandolo, lo facciamo nostro come se fosse un’opera che ci appartiene e che forse cercavamo da tempo.

Sono proprio le storie che ci vengono a trovare per riconciliarsi con noi.

Basta un filo di vento è una storia che forse ci stava aspettando e ci ha accolto con sé e porteremo per sempre nel nostro cuore.

Grazie Franco Faggiani!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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