Alla fine del viaggio
È la vigilia del palio di San Jacopo nella cittadina toscana di Valdenza, ma il commissario Casabona non è in vena di festeggiamenti: mentre sui tetti del centro storico esplodono i fuochi d’artificio, la moglie gli annuncia che sta per andarsene di casa. Un duro colpo per il commissario, che nonostante i problemi con Francesca non aveva mai pensato che il loro legame potesse davvero spezzarsi. Nemmeno il tempo di piangere la fine del suo matrimonio, che una telefonata lo richiama immediatamente al dovere: un uomo è stato ucciso da un treno in corsa. Un fatale incidente? Tutt’altro, visto che la vittima è stata legata a una sedia a rotelle e lasciata sui binari. Chi è quell’uomo che nessuno riesce a identificare? Perché l’assassino ha scelto un’esecuzione così plateale? Ed è solo una coincidenza che qualche anno prima, nello stesso luogo, un ragazzo sia stato travolto da un treno? Nella solitudine della sua casa ormai vuota, Casabona è tormentato dai dubbi. E mentre i primi indizi portano sulla strada della pedofilia, nuove morti inspiegabili arrivano a spazzare via ogni certezza. Come se ci fosse una regia occulta a spostare le pedine in campo. Qualcuno assetato di sangue e di vendetta. Qualcuno che viene dal passato, per regolare tutti i conti in sospeso.
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Antonio Fusco realizza, per la nuova storia di Casabona un romanzo raffinato nei contenuti e nella scrittura.

Non c’è molto da dire in realtà, quando un romanzo è riuscito, lo è e c’è poco da fare.

La storia del Commissario Casabona procede “con episodi” e restituisce al lettore quella sensazione di vita più reale e tangibile. Non è solo la vita da commissario di polizia ad essere protagonista, non c’è solamente indagine, ricerca spasmodica di indizi e prove. Quelli in qualche modo si trovano e arrivano. C’è la vita quotidiana fatta di gioie e dolori, fatta di soddisfazioni e delusioni, piena dei sentimenti più disparati, quelli che caratterizzano il vissuto di ciascuno di noi.

Una vita che per Casabona si sgretola all’improvviso, quando pensava che il corso delle cose fosse ormai definito e certo tanto da non poter virare più verso nuovi lidi e cambiare la vita di ciascuno.

Ma non è così perché la vita è imprevedibile e perché ognuno di noi si trova a dover affrontare l’altro che nel frattempo vive a modo suo i propri sentimenti. E il risultato può sconvolgere sparigliando le carte, deludendo e facendo si che ci si senta inutili e falliti. Casabona vive il decorso della sua vita personale, del suo matrimonio come un fallimento ma in realtà tra le pagine rimane un piccolo spiraglio aperto. Così vedremo nei prossimi episodi cosa Casabona racconterà a Fusco e a tutti noi, cosa ancora potrà succedere.

Il delitto nel romanzo è un fatto cruento che sembra non avere una soluzione rapida, ma poi tutti i tasselli si incastrano in maniera perfetta e la matassa sapientemente intricata della trama trova il suo scioglimento in un finale inaspettato. Davvero una piacevole lettura, scorrevole senza esagerazioni, una trama giusta nel suo complesso che non è mia piatta o noiosa per il lettore. Non ci sono ripetizioni e le descrizioni sono asciutte ed essenziali e la lettura è semplice e veloce. Davvero un altro successo per Antonio Fusco. Aspettiamo il seguito.

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