Antonio Fusco realizza, per la nuova storia di Casabona un romanzo raffinato nei contenuti e nella scrittura.
Non c’è molto da dire in realtà, quando un romanzo è riuscito, lo è e c’è poco da fare.
La storia del Commissario Casabona procede “con episodi” e restituisce al lettore quella sensazione di vita più reale e tangibile. Non è solo la vita da commissario di polizia ad essere protagonista, non c’è solamente indagine, ricerca spasmodica di indizi e prove. Quelli in qualche modo si trovano e arrivano. C’è la vita quotidiana fatta di gioie e dolori, fatta di soddisfazioni e delusioni, piena dei sentimenti più disparati, quelli che caratterizzano il vissuto di ciascuno di noi.
Una vita che per Casabona si sgretola all’improvviso, quando pensava che il corso delle cose fosse ormai definito e certo tanto da non poter virare più verso nuovi lidi e cambiare la vita di ciascuno.
Ma non è così perché la vita è imprevedibile e perché ognuno di noi si trova a dover affrontare l’altro che nel frattempo vive a modo suo i propri sentimenti. E il risultato può sconvolgere sparigliando le carte, deludendo e facendo si che ci si senta inutili e falliti. Casabona vive il decorso della sua vita personale, del suo matrimonio come un fallimento ma in realtà tra le pagine rimane un piccolo spiraglio aperto. Così vedremo nei prossimi episodi cosa Casabona racconterà a Fusco e a tutti noi, cosa ancora potrà succedere.
Il delitto nel romanzo è un fatto cruento che sembra non avere una soluzione rapida, ma poi tutti i tasselli si incastrano in maniera perfetta e la matassa sapientemente intricata della trama trova il suo scioglimento in un finale inaspettato. Davvero una piacevole lettura, scorrevole senza esagerazioni, una trama giusta nel suo complesso che non è mia piatta o noiosa per il lettore. Non ci sono ripetizioni e le descrizioni sono asciutte ed essenziali e la lettura è semplice e veloce. Davvero un altro successo per Antonio Fusco. Aspettiamo il seguito.