La donna scomparsa
È una notte buia e piovosa, in Inghilterra. Al limitare di un bosco, a pochi passi dall’aperta campagna, c’è una casa con una finestra illuminata. All’interno, la sagoma di una donna, in controluce. A completare il quadro, si aggiungono il marito e la figlia adolescente. Da fuori, un uomo osserva la scena con un fucile da caccia in mano; riesce a immaginarsi il profumo profondo, preme il grilletto e colpisce la donna in piena fronte. Lei si accascia sul pavimento. Lui scappa. In Danimarca, la detective Louise Rick e il collega Eik hanno deciso di andare a vivere insieme ma lui sparisce nel nulla. Nel giro di pochi giorni, Louise riceve una telefonata: Eik è stato arrestato per disturbo della quiete pubblica e intralcio alle indagini. Si trovava in Inghilterra, sul luogo del delitto della donna inglese, Sophie Parker, il cui nome figurava da molto tempo nella lista delle persone scomparse. La sua sparizione era stata denunciata diciotto anni prima proprio da Eik: era la sua fidanzata. Cosa sta succedendo? Sconvolta e terrorizzata dal coinvolgimento di Eik nel caso, Louise deve mettere a tacere il suo tumulto interiore se vuole trovare il killer di quella che si rivelerà la sua indagine più controversa…
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Ragner, capo del Dipartimento investigativo indaga insieme ai suoi colleghi Eik e Louise sulla morte di Sofie, una donna di cui si sono perse le tracce anni fa .

Eik si sente coinvolto emotivamente nell’indagine, perché diversi anni addietro ha avuto una relazione con la donna; un uomo abitudinario e dedito al lavoro che talvolta sente la necessità di “isolarsi dal mondo”, trascorrendo molte ore in solitudine non dando a nessuno dei punti di riferimento di dove si trova.

Dalla narrazione traspare che Louise è una donna che è riuscita ad emergere in poco tempo nell’ambiente di lavoro, dopo la sua esperienza nel settore Omicidi, pertanto riceve la stima dei suoi colleghi. Il fatto che sia anche partner, oltre che collega di Eik, ovviamente le apporta un pò di scompiglio nella gestione del caso ma si dimostrerà capace di portare avanti le indagini, a prescindere dal turbamento emotivo che prova, man mano che delle novità emergono.

La figlia della vittima, Stephanie, è sotto shock per l’accaduto e rifiuta la vicinanza del padre, messo a dura prova dai comportamenti della ragazzina.

Di notevole interesse risulta approfondire il legame tra i due, in quanto ci permette di riflettere sull’adolescenza e sui comportamenti ostili che possono esser attuati in quest’età particolare, per sondare il terreno e valutare fin dove è possibile spingersi con i genitori.

La ragazza ad esempio, non sopporta di essere chiamata con il suo nome per intero, ma preferisce un diminutivo ed afferma ciò con forza. Dietro tutto questo si nasconde “solo” il dolore o si tratta di un atteggiamento avverso già presente prima della morte di Sophie?

L’autrice apporterà un’innovazione nel genere thriller ovvero la possibilità di sviluppare un intreccio narrativo coerente e chiaro a partire da un’idea molto complessa. Emergerà, durante la lettura, un tema delicato e difficile da affrontare, un dilemma etico, che renderà la narrazione ricca di emozioni contrastanti che ci faranno mettere in discussione a livello personale,riflettendo ancora una volta sulla nostra idea in merito. Tutto ciò potrebbe essere favorito dalla presentazione di diverse storie e punti di vista in riferimento alla questione affrontata ?

Un altro tema saliente approfondito è quello della vita di coppia e nello specifico degli aspetti fondamentali come la fiducia, la differenza tra omissione di dettagli e bugie ed il confine tra comprensione nei momenti difficili e sopportazione. Ovviamente lascio a voi il piacere di saperne di più…

A far da “bussola” nella vicenda riguardo gli spostamenti di Sophie è l’ambientazione di molteplici scene: si tratta di cittadine come Bristol ed altre danesi che delineano bene il percorso della donna prima di formarsi una famiglia, in Gran Bretagna, e paragonando Bristol alla Danimarca, si può notare la differenza legislativa, in particolare in merito al modo di portare avanti le indagini.

Se da un lato il primo capitolo carico di suspense attiva il lettore, dal secondo in poi l’autrice ci conquista grazie a scelte che seguono l’introspezione dei personaggi, prima di arrivare alla verità. Si tratta di una lettura coinvolgente, da cui non sapremo cosa aspettarci in quanto se ad un certo punto potremo pensare di aver compreso le dinamiche e fare ipotesi sulle scelte di alcuni personaggi, ecco che l’autrice ci stupirà magari destabilizzandoci.

 

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