Intervista di Manuela Baldi
Ho il piacere di dare il benvenuto su Giallo e Cucina a Mariano Sabatini.
In questa nostra chiacchierata a distanza, non voglio parlare solo dei tuoi libri, mi interessa raccontare a chi ci legge chi sei, come concili le tue molteplici attività: scrittore, autore di programmi Tv e radio, consulente per Vallecchi editore, giornalista.
1.MaBal – Mariano, scrivi e hai scritto libri di generi diversi, sei stato e sei autore televisivo e radiofonico, sei un giornalista. La scrittura la frequenti in ambiti diversi, cosa cambia, se cambia qualcosa nel tuo scrivere?
MS. Mi dicono che ho abilità mimetiche, camaleontiche. Riesco a scrivere per media diversi e generi molto diversi. I cosiddetti gialli, i romanzi che vedono protagonista il giornalista investigativo Leo Malinverno, i saggi, una fiaba per bambini, i racconti per le riviste popolari. Come dico io riesce a scrivere chi sa volersi bene, chi sa voler bene ai personaggi e ai lettori. Questo implica una dote di empatia, di capacità di mettersi al servizio. Avere in testa per chi si scrive e modularsi nello stile, più che con il lessico.
2.MaBal Come consulente della casa editrice Vallecchi immagino che tu proponga i libri per la pubblicazione. Come ti orienti, cosa deve avere un libro per piacerti?
MS. Faccio anche quello, oltre ad essere responsabile della comunicazione. Ho passato tanti anni in tv, a valutare cosa il pubblico avrebbe voluto e a darglielo. Lo sento, lo avverto, lo intuisco. Qualcuno lo chiamerebbe fiuto… giornalistico, se vuoi. Mettersi sulla lunghezza d’onda, dei telespettatori o dei lettori cambia poco. Ho sempre letto in modo ingordo, nei dattiloscritti che valuto cerco la buona scrittura e le buone storie. Semplice, ma tanto raro che le due cose vadano insieme.
3.MaBal – Leo Malinverno è il protagonista di due tuoi romanzi (cliccate qui per la recensione di Primo venne Caino), continuerai a scrivere di lui? In generale cosa pensi della serialità?
MS. Certo che continuerò, il nuovo romanzo è a buon punto. Me lo chiedono in tanti, Malinverno è molto amato, più di quanto potessi immaginare. Questa cosa fa bene, scrivere romanzi con un protagonista che ritorna e diventa un amico di famiglia, la famiglia allargata dei lettori, attira un grande affetto. Difficile rinunciarci.
4. MaBal – “Trucchi d’autore”, Nutrimenti ed. e “Scrivere è l’infinito. Metodi, rituali, manie dei grandi narratori”, Vallecchi ed. raccolgono tue interviste con i maggiori scrittori, le maggiori scrittrici italiani/e. So che non è facile scegliere, ma c’è qualcosa che ti ha colpito, o che hai scoperto facendo queste interviste?
MS. Il libro è un modo per dare a quanti non ne hanno la possibilità di avvicinare degli scrittori, per entrare nella loro quotidianità. Un libro sul mestiere di vivere da scrittori. Per me è stata fondamentale la contiguità con Elda Lanza, ma nella mia raccolta ce n’è per tutti i gusti. È stato entusiasmante anche per me curiosare sui tavoli di lavoro di tanti narratori. Credo sia utile per capire “come fanno loro”, quelli che ce l’hanno fatta…
5. MaBal – Rimaniamo su – Scrivere è l’infinito – a parte il gioco di parole cos’è scrivere per te?
MS. Stare male, avere l’ansia da prestazione, doversi convincere sempre di essere in grado… non accontentarmi mai. Poi però c’è la gioia impagabile di scoprire che il messaggio nella bottiglia è arrivato a qualcuno, il libro è stato letto e qualcuno ci ha trovato se stesso.
6. MaBal – “Una cagnolina non vola mica” , Chiaredizioni ed. è un libro per bambini/e con le bellissime illustrazioni di Giorgia Farnesi, non è solo una favola, in modo molto semplice, accessibile, racconta una storia tenerissima ma piena di contenuti, di valori importanti nella vita di chiunque. Cosa ti ha spinto a scriverlo?
MS. L’amore sconfinato per la mia cagnolina Eimì, una trovatella di 8 anni salvata da morte certa. Lei mi ha cambiato la vita, tanto che ho voluto ripetere l’esperienza prendendo anche Potter. Una dalla Puglia e l’altro dalla Calabria, perché i cani si salvano, non si comprano. Meglio l’unicità di un cane meticcio dell’omologazione della razza.
7. MaBal – Devo approfittare di questa nostra chiacchierata per chiederti qualcosa sulla televisione, sei stato per tantissimi anni autore di programmi di successo, poi hai fatto altro. La tv la guardi? Cosa ne pensi?
MS. Non la guardo più, non mi piace perlopiù. Guardo i telegiornali, le serie Tv sulle varie piattaforme, i film. Continuo a pensare che sia un grande mezzo, male utilizzato dai programmisti e dal pubblico.
8. MaBal – E’ uscito il tuo libro “Ma che belle parole! Luciano Rispoli” Non voglio che tu mi dica niente sul libro, ne parleremo in un’altra intervista, se vorrai. Sono curiosa di sapere qualcosa sul tuo rapporto con Rispoli.
MS. Ci ho lavorato in condizioni tremende, per mie ragioni di salute. Ma tenevo che uscisse per i 90 anni dalla nascita. Lui è stato il mio padre elettivo, uno degli incontri fondativi della mia vita, gli ho voluto un gran bene, credo ricambiato. Mi ha insegnato tanto, tutto direi, facendomi anche piangere.
9. MaBal – Per il nostro blog “Giallo e Cucina” è d’obbligo chiederti se hai un piatto/cibo preferito?
MS. Per rimanere in tema, un bel risotto giallo, allo zafferano o, per risparmiare, alla curcuma. Con tanto burro e parmigiano. Ma in generale vivrei di pasta, in quantità imbarazzanti.
Grazie a Mariano Sabatini per aver risposto alle mie domande.