Trama
Nella folla dell’ora di punta, in una stazione della metropolitana parigina, una giovane donna crede di riconoscere la madre, che non vede da quando era piccola. Inizia a seguirla, attratta irresistibilmente dal suo cappotto giallo. Si apre così una delle indagini più incerte e commoventi che sia mai stata narrata. È la storia di un abbandono, della ricerca malinconica di un “paese natale” a cui far ritorno, di una solitudine che nessuna amicizia riesce a spezzare. La bambina che aveva recitato al fianco della madre, la piccola attrice cui era stato dato il nome d’arte di Bijou, è diventata adulta, apparentemente libera di vivere la propria vita.
Recensione a cura di Dario Brunetti
Bijou è un romanzo dello scrittore francese Patrick Modiano uscito in lingua originale nel 2001 e pubblicato in Italia per Einaudi editore nel 2005.
Narra la storia della giovane Therese che in una stazione della metropolitana parigina pare aver individuato sua madre. Sarà davvero lei, la signora dal cappotto giallo che ha deciso di seguire.
Il nome di “Bijou” le è stato dato in dono proprio dalla sua mamma in occasione del suo ruolo da piccola attrice. Un nome così dolce e delicato resterà una condanna della sua esistenza. Non ci sarà giorno che passa in cui proprio Therese si chiederà perché la sua mamma l’ha abbandonata?
Cosa le resterà oltre a una rubrica di indirizzi e a delle foto in fondo ad una scatola di biscotti? La ragazza mette insieme frammenti di ricordi che rappresenteranno un fardello pesante da portarsi con sé per tutta la vita. Therese si sente imprigionata proprio da quel ricordo che la riconduce ad un’infanzia incompiuta.
Starà al lettore comprendere cosa si nasconde nelle righe di questo piccolo volume, Modiano sembra lasciare delle tracce non ben definite, ma riusciremo a scoprire dove condurranno?
In Bijou. Patrick Modiano tratta il tema dell’abbandono della totale incapacità di una madre a svolgere il ruolo genitoriale ai danni di una povera creatura che non ha più un punto di riferimento e cammina spaesata per le strade di Parigi.
Incredulità, rabbia e inquietudine accompagneranno la vita della protagonista, oltre a un profondo senso di smarrimento.
E allora cosa dovrà cercare la povera Therese?
Una nuova vita, per fuggire dalla trappola dei ricordi che rivivendoli costantemente, rischia di rimanerne aggrappata.
La nuova vita può rappresentare per Therese una definitiva via di fuga dalla totale mancanza di amore che una madre non ha saputo donare, le sofferenze e la carenza di affetto l’hanno destabilizzata per tanto tempo ed è arrivato il momento di tagliare il “lo filo” (come diceva San Giuseppe da Copertino rivolgendosi al bambino), solo così potrà spiccare il volo.
Modiano avvalendosi di una prosa delicata, dona al lettore Bijou, lo aiuta a prendersi cura delle sue fragilità accarezzandone le sue ferite affinché possa andare incontro a una nuova dimensione attraverso una rinascita interiore. Nel 2014 lo scrittore francese riceverà il Premio Nobel per la letteratura.