Ventitré
Sabato 23 maggio, vigilia del Memorial Day. Al suo risveglio, la cittadina di Promise Falls si ritrova nel bel mezzo di una catastrofe senza precedenti: l’ospedale e i servizi di emergenza sono sopraffatti dalle chiamate, centinaia di persone accusano gli stessi gravissimi sintomi, come se un’epidemia fulminante si stesse espandendo a macchia d’olio sulla città. Il panico si diffonde; si tratta di un avvelenamento di massa, di un virus o di qualcosa di più sinistro? L’investigatore Barry Duckworth, impegnato, intanto, a indagare sulla misteriosa morte di una studentessa universitaria, scorge un dettaglio in apparenza insignificante: tutti gli strani avvenimenti accaduti nell’ultimo mese a Promise Falls, dei quali la pandemia in atto pare essere il coronamento, sembrano inspiegabilmente ruotare intorno al numero 23… Si tratta di una semplice coincidenza o di un piano minuziosamente architettato da una mente malefica? Per mettere insieme i pezzi di questo complesso puzzle, il detective Duckworth intraprende una disperata corsa contro il tempo che lo condurrà più vicino alla morte di quanto non sia mai stato prima…
The Promise Falls Trilogy_3

Recensione a cura di Elio Freda

Siamo alla resa dei conti e stavolta è l’intera città di Promise Falls ad essere in pericolo, l’assassino ha decisamente alzato il tiro. È in questo crescendo di pericolo che ci troviamo all’inizio di questo terzo e ultimo capitolo della trilogia a cui è affidato il compito di sciogliere tutti i fili che sono rimasti in sospeso. Il numero 23 che sin dall’esordio della storia ha caratterizzato una sorta di enigma nell’enigma, sarà la chiave di volta per arrivare a dama… o forse no.

Questo terzo capitolo è sicuramente dei tre quello che scotta, il libro che non si riesce a metter giù vista la quantità di risposte che contiene e la curiosità che è riuscito a suscitare l’Autore nei libri precedenti. Linwood Barclay si trova nel suo habitat preferito e gioca il giusto con il lettore al gatto con il topo, senza esagerare e mantenendo così sempre alta la tensione. Il romanzo è un susseguirsi di soluzioni e colpi di scena che non lascerà delusi gli appassionati del genere.

Il detective Duckworth, vista soprattutto la mole fisica, sembrerà vacillare e quasi il personaggio sbagliato nel posto sbagliato, l’uomo meno adatto a intraprendere una disperata corsa contro il tempo e questo non farà altro che alimentare la curiosità e la voglia di arrivare a leggere l’ultima pagina.

In conclusione, i tre romanzi sono stati tutti di mio gradimento, anche se il secondo dei tre non può essere considerato un libro a sé ma ha una sua ragion d’essere solo come “ponte” tra primo e terzo episodio della trilogia. Per chi ama il thriller e non ha approcciato questo autore è sicuramente un suggerimento di lettura che mi sento di fare, anche perché nel suo complesso parliamo di un migliaio scarso di pagine che vedrete voleranno via in fretta. Per chi si voglia avvicinare al thriller di buona fattura mi sento comunque di consigliare Linwood Barclay, magari iniziando da qualche titolo precedente per non dover affrontare una siffatta mole di pagine.

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