Trama
Per più di un anno, Sebastian Costas ha cercato di scoprire la verità dietro l’omicidio della sua ex moglie e di suo figlio. Nonostante le prove dicano il contrario, infatti, è convinto che il secondo marito della donna, un poliziotto, abbia commesso entrambi i delitti e che poi abbia inscenato la sua stessa morte, così segue le sue tracce fino a Sacramento. Ed è qui che conosce Jane Burke, un’investigatrice privata. Jane è stata sposata con un serial killer e da cinque anni sta tentando di ricostruire la propria vita. Sebastian potrebbe essere l’occasione giusta per ritrovare la felicità… Ma anche l’uomo che stanno cercando è sulle loro tracce. Per lui è una battaglia personale, che è deciso a vincere. Costi quel che costi.
Recensione a cura di Rino Casazza
Questo romanzo appartiene al genere “caccia al serial killer” con punto di vista alternato tra cacciatori e preda.
A narrare le vicende si susseguono, in terza persona, il pluriassassino, con la sua inquietante mentalità distorta, e gli investigatori impegnati a catturarlo. Il lettore ne sa sempre di più dei “buoni” anche se ciò, non potendo egli intervenire, contribuisce ad aumentare la sua ansia. Può solo augurarsi che riescano ad evitare con le proprie forze i pericoli che il “cattivo” propone.
Una tipica formula di suspense “hitchcockiana”.
Il succo di “Debito di sangue” non sta, tuttavia, in questo schema narrativo, ben noto e già declinato in molte varianti.
L’originalità della storia risiede nelle motivazioni dei cacciatori, un uomo e una donna, non appartenenti alle forze di polizia.
Al primo il serial killer ha ucciso figlio ed ex moglie. Da quel momento lui ha giurato vendetta.
Ad aver sconvolto la vita della seconda non è il ricercato, ma un altro folle assassino, col quale lei, ignara della sua perversione, era sposata. Costui, uscito dal carcere, l’ha sorpresa con un altro uomo, e avrebbe voluto ucciderli entrambi, ma lei si è salvata per un pelo perché un soccorritore ha impedito, uccidendolo in extremis, che il malvagio completasse l’opera.
Da allora la donna è incapace, per il trauma, di intraprendere relazioni sentimentali. Lavora, a evidente scopo di espiazione, in un’agenzia che si occupa di sostegno alle donne perseguitate dai loro compagni.
La storia corre così su due binari: da un lato ci sono le vicissitudini della caccia al cattivo, in cui entrambi i “cacciatori” si trovano coinvolti, dall’altro quelle dell’amore tra i due, che sboccia, faticosamente, nonostante le difficoltà della situazione e le ferite non ancora rimarginate del loro passato.
Il messaggio di “Debito di sangue è che l’amore, quello vero e sano, purifica?
Forse.
Col procedere della storia risulta sempre più chiaro che di fronte ai due cacciatori si aprono solo due possibilità.
Se riusciranno a far catturare il cattivo, il loro ben avviato cammino di coppia potrà felicemente proseguire. Altrimenti, il serial killer distruggerà definitivamente le vite di entrambi.
Tertium non datur.
Dettagli
- Copertina rigida:384 pagine
- Editore:HarperCollins Italia (21 maggio 2020)
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8869057836
- ISBN-13:978-8869057830