Siamo al terzo capitolo della serie ambientata nella contea del Värmland in Svezia dove ritroviamo, questa volta, Petra Wilander, capo della stazione di Polizia di Hagfors, impegnata nella battura di caccia all’alce con la sua squadra di cacciatori. La vicenda si incentra sulla ricerca del cacciatore Pär e della figlia Alva, che non fanno ritorno alla base alla fine della giornata di caccia.
La Schulman, ambientando i suoi romanzi nelle zone in cui vive realmente, ha la capacità di catapultarci nelle vere atmosfere nordiche, facendoci vivere i medesimi ambienti e le stesse emozioni provate dai personaggi dei suoi libri.
Anche questa autrice, come ad esempio la Lackberg, utilizza il binomio polizia-giornalista nei suoi romanzi. Accanto al personaggio di Petra, è infatti presente anche Magdalena Hansson, una giornalista di un’importante testata locale che, con la sua curiosità per i casi di cronaca e la sua invadenza, che a volte può risultare un po’ antipatica, investiga spesso in parallelo alla polizia, mettendosi sempre in pericolo.
Oltre alla risoluzione del caso vero e proprio, si indaga anche nella vita privata dei cacciatori e spesso, andando a scavare nell’intimo dei personaggi, si scoprono dettagli che si riveleranno fondamentali per la risoluzione del caso.
Se ci si vuole immergere nel freddo autunno nordico, è un libro che consiglio assolutamente di leggere!