Trama : Tavernole sul Mella, Val di Ledro, Brescia: i vertici di un macabro triangolo all’interno del quale si consuma una catena di omicidi sconcertanti, il cui solo comun denominatore pare essere l’abito talare indossato ora dai sospettati, ora dalle vittime. E l’ex giudice Petri questa volta sembra finirci in mezzo proprio per caso, quando, in un tiepido pomeriggio di fine estate, durante una battuta di pesca con la mosca, s’imbatte in un macabro spettacolo: il cadavere di una giovane donna che galleggia pigramente in un’ansa del torrente nel quale sta pescando. È l’inizio di una trama sempre più intricata, in cui gli omicidi si susseguono a ritmo inquietante; in cui la soluzione un momento appare a portata di mano e subito dopo è ambigua e fuorviante; in cui le acque si confondono in continuazione e assassini e vittime paiono scambiarsi le parti in un gioco perverso. Un’indagine molto scomoda per Petri e Miceli, che, tuttavia, come sempre, non scenderanno a compromessi in nome della giustizia.
Recensione : Eccomi qua a recensire la nuova opera di Simoni (come per tradizione la penultima) in quanto da poco ho acquistato l’ultimo libro. C’è una logica in quello che scrivo? Si, c’è e ve la spiego.
Quando trovi un autore che sa darti determinate emozioni (e tra l’altro fin ora non ha mai tradito le aspettative!) quando ti leghi a dei personaggi e li senti tuoi, quando leggi di indagini e ti ritrovi assieme ai protagonisti in prima fila a prendere le parti dell’uno o dell’altro, quando ti vien voglia di accenderti una sigaretta solo perché lo sta facendo Carlo Petri e vorresti condividere idealmente quel momento con lui… Insomma le ragioni sono molteplici e sto più tranquillo sapendo che il libro tra le mani, non è l’ultimo della serie. Anche perché, i personaggi di Simoni sono uno (Petri) in pensione e l’altro (Miceli) non fa altro che ricordare che è prossimo, il che non mi fa dormire sonni tranquilli.
Dopo questa lunga premessa, Vi dico che la quinta indagine della squadra capitanata dal commissario Miceli e supportata attivamente da un impareggiabile ex giudice Petri è accattivante, intrigante, con il giusto carico di tensione e un ritmo che si serra sempre più per venire a capo del mistero, nonostante l’autore non faccia nulla per incalzarlo, anzi sembra quasi voler rallentare per dare modo al lettore di soffermarsi qualche attimo in più sulle tematiche trattate. Indagini sempre pulite e precise da un punto di vista della struttura e della veridicità che ne consegue, rendono i personaggi e le vicende trattate ancora più suggestive e realistiche. Insomma, un’altro tassello ben inserito nella serie che acquista sempre più corpo.
Per ultimo, mi limito a spendere due parole su Ed McBain (cui questo libro è dedicato) un autore unico nel suo genere, di cui ogni appassionato di gialli e, nello specifico di polizieschi, dovrebbe dedicare tempo per la lettura di almeno una delle sue opere. Non ho ancora recensito nessuno dei suoi lavori pur avendone letti una ventina diversi anni fa, ma conto di riprenderli in mano quanto prima. Un doveroso omaggio a uno dei più grandi maestri del genere, a mio modo di vedere.
A questo proposito, un mio consiglio spassionato è quello di leggervi il primo libro della serie di Steve Carella prima di questo romanzo : credo che anche Gianni Simoni stesso sarebbe concorde.
Votazione : 4/5
Dettagli :
- Brossura: 307 pagine
- Editore: TEA (19 gennaio 2012)
- Collana: Narrativa TEA
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8850225946
- ISBN-13: 978-8850225941