TRAMA
Aeroporto di Phoenix, Stati Uniti. Deva Wood, una ragazza italoamericana di ventitré anni, scompare misteriosamente subito dopo aver effettuato il checkin per un volo diretto in Italia. Dipendente dagli psicofarmaci sin dall’adolescenza, Deva è in fuga da un centro di riabilitazione che si occupa dei giovani figli di star del cinema. I ragazzi vivono in un ranch dell’Arizona dove per disintossicarsi seguono una terapia basata sulla cura dei cavalli. “Cresciuti all’ombra della fama dei loro genitori miliardari, questi ragazzi a diciotto anni hanno già sperimentato qualsiasi tipo di dipendenza: alcol, cocaina, anfetamine, psicofarmaci, interventi estetici e sesso compulsivo.” Ad aspettarla a Milano c’è David, figlio del fondatore del centro, con cui ha organizzato la fuga. I due ragazzi sono follemente innamorati e pronti a vivere insieme, ma Deva non arriverà mai all’appuntamento. Le ultime immagini di lei sono quelle delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto che la riprendono mentre si dirige in bagno con tracce di sangue sulle gambe. Il giorno dopo in un fiume vicino al ranch viene ritrovato il corpo di una giovane con il viso bruciato dall’acido… Alternando il racconto di carriere patinate a devastanti vicende personali, l’autrice apre uno squarcio sui risvolti segreti del mondo del cinema.
Recensione a cura di Livia Frigiotti
Fa caldo e Il deserto, i canyon lontani e isolati possono nascondere sentimenti e segreti. Deva, la protagonista indiscussa del romanzo di Livia Sambrotta, nasconde il suo segreto ma scompare all’improvviso nel nulla e le sue ultime tracce si perdono all’aeroporto di Phoenix.
Sarà David, l’uomo che la ama a dover cercare e scavare per trovare le risposte.
L’autrice realizza un romanzo diverso, originale e raffinato. Una storia che si fa leggere con estrema rapidità, scandita da ritmi sostenuti, dai capitoli brevi, senza ripetizioni. Un fiume in piena che porta il lettore a conoscere la parte più nascosta delle grandi produzioni cinematografiche americane e mondiali. Fagocitati da quel mondo sono i giovani figli dei produttori e degli attori del “bel cinema”. Quel cinema che siamo abituati, da pubblico, a vedere solo con una patina di perfezione. Le stelle del cinema sono fortunate così come ce le mostrano i grandi tabloid. Non è la verità. Dietro quei mondi si nascondono realtà ben più atroci. Figli che nascono già senza un punto di riferimento, costretti a crescere da soli in balia degli eventi che il più delle volte non portano sulla giusta strada.
L’esperienza dell’autrice in campo cinematografico si ritrova nel romanzo, sapientemente scritto e frutto di studi fatti e di esperienze di lavoro vissute. Livia Sambrotta trova una via molto intrigante per raccontare una storia di pura fantasia totalmente calata nella realtà della società americana di oggi. Il rapporto fra genitori famosi e potenti e i figli vittime il più delle volte del grande egocentrismo dei genitori.
Un thriller, un noir, un mistery. Un romanzo che tiene con il fiato sospeso, che non si fa lasciare e che travolge il lettore tra le sue pagine restituendo un crescendo di ansia e trepidazione. Il finale del tutto inaspettato è degno di un film da grande schermo. Una sceneggiatura già pronta, un film da vedere incollati a una poltrona in sala. Un lavoro assolutamente riuscito grazie al quale conoscere più a fondo l’autrice e il suo lavoro.
Dettagli
- Genere: Thriller e Suspence
- Copertina flessibile: 384 pagine
- Editore: SEM (21 gennaio 2021)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8893903121
- ISBN-13: 978-8893903127