Recensione a cura di Manuela Fontenova
Un racconto lungo il nuovo lavoro di Roberto Gassi: una storia avvincente, tanto da arrivare all’ultima pagina e chiedersi “Oh no! Ma è già finito?”
Eh già perché cimentarsi nella lettura di una storia di Roberto è come intraprendere un viaggio del quale si conosce il punto di partenza ma si ignora completamente la meta, un’esperienza nuova e che una volta provata vorrete rifare.
C’è una città nella Romania occidentale, in questa città c’è una piazza e in questa piazza c’è un uomo fermo con la sua bilancia. Le persone possono pesarsi per un leu, ma Joan il pesatore non lascia sensi di colpa nemmeno per i più “robusti”: Joan non pesa il corpo ma l’anima.
C’è uno scrittore italiano in città, per amore, per lavoro, per scelta? C’è, e passa per Piazza Vittoria dove incontra il pesatore: si pesa e da quel momento inizia a provare una forte curiosità, un’attrazione quasi magnetica verso quel singolare uomo. Deve scoprire chi è, deve alimentare il suo bisogno di chiarezza e così si avvicina. Questa è la partenza, da qui in poi come dicevo prima, inizia un viaggio sulle montagne russe, dove la banalità e la prevedibilità non sono nemmeno contemplate, dove niente è quello che sembra.
In circa 75 pagine l’autore riesce a srotolare una trama estremamente complessa e ricca di aneddoti e personaggi. Visitiamo i luoghi, perché una delle caratteristiche della scrittura di Roberto è la grande capacità suggestiva delle sue parole: le ambientazioni vengono vissute dal lettore, la bellezza delle città o l’oscurità di un luogo pericoloso scorrono come immagini di un film nella nostra mente.
I pensieri che affliggono i personaggi sono quasi sensazioni tattili, a me succede una cosa stranissima: mi sembra di sentire un narratore che mi racconta i fatti, che mi suggerisce un’emozione o che mi fa prendere uno spavento al culmine di un agguato! Questa è una scrittura potente, immediata e sbalorditiva.
Che genere è? Vi sfido a dare una definizione, io non ci riesco mai con Roberto; nelle sue storie c’è suspanse, crime, amore, musica e arte. Ogni catalogazione andrebbe stretta.
Lo stile è riconoscibile, pochi come lui sanno mixare realtà e paradosso, amore e vendetta, musica e morte, diciamo una sorta di marchio di fabbrica per uno scrittore fuori dagli schemi, originale in ogni dettaglio.
Non sbaglia un colpo Roberto Gassi!!!