Torna Isabelle Bonnet, protagonista di carta, del libro intitolato Madame Le Commissaire e la morte del capo della polizia, a firma di Pierre Martin ed edito da Neri Pozza editore.
Un nuovo caso, intrigante, per la bella ed intuitiva Isabelle, che per chi ha amato i precedenti è una deliziosa e raffinata riconferma; per gli altri una accattivante scoperta e una lettura profonda.
Il libro si apre con Isabelle costretta dalle circostanze a partecipare al funerale del capo della polizia, Bastian, morto, pare, per un suicidio. Si è gettato dalla finestra del balcone di casa sua, e ha lasciato una lettera con cui spiega l’insano gesto a causa di una grave forma di tumore. Ovvio che:
“Il fatto che il potente capo della polizia di Tolone, che comandava da Sanary-sur-Mer a Saint-Tropez fino a Frejus, si fosse tolto la vita aveva provocato uno sgomento generale. Da lui ci si sarebbe aspettato di tutto, tranne il suicidio. Persino l’originale assistente di Isabelle, Apollinaire, che nutriva profonda antipatia per il suo ex capo, non era riuscito a trattenere una lacrima.”
Tornata a Fragolin, dove vive e lavora, Isabelle ripensa al tragico fatto. Chi era veramente Bastian?
“Enzo Bastian: eramolto espressivo e si adattava al suo modo di fare energico. Il comandante poteva essere accusato di molte cose, ma non di essere un rammollito. Ecco perché il suo suicidio aveva suscitato scalpore. Ma questa era forse una conclusione sbagliata. Quanto coraggio ci voleva per gettarsi dal dodicesimo piano di un palazzo? Isabelle non si era mai soffermata a pensare se un suicidio compiuto con lucidità fosse una cosa da codardi o, al contrario, richiedesse molto coraggio e determinazione.”
Bastian, inoltre, chi era veramente? Un integerrimo uomo delle istituzioni o nascondeva qualcosa? Qual era il mistero che lo coinvolgeva direttamente? Quando anche Maurice Balancourt, ministro dell’Interno, le ordina di indagare e venire a capo dell’enigma, Isabella non può esimersi, anche se tra i due non era mai corso buon sangue. Riuscirà a far luce sulla vicenda? E a scoprire il vero motivo per cui il capo della polizia si era ucciso o era stato costretto a farlo?
Questo non è l’unico caso di cui si occupa La Commissaire. Un altro, altrettanto misterioso, è un caso mai risolto che la vede protagonista. Si tratta di un vecchio caso: una rapina ad una gioielleria sulla Croisette di Cannes, i cui rapinatori non sono mai stati catturati e la refurtiva mai recuperata. Dopo tanti anni, con tecnologie all’avanguardia, Isabelle riuscirà a trovare il bandolo della matassa?
Un giallo intrigante, che ruota principalmente intorno a due protagonisti: da una parte le investigazioni della protagonista, Isabelle Bonnet, e dall’altra l’ambiente della Costa Azzurra, qui raccontato con perigliosità e colto in tutta la sua dolce ed affascinante bellezza. La trama è ben costruita, il mistero è abilmente tratteggiato e i personaggi sono descritti minuziosamente. Il lettore è catturato da una scrittura vivida che costituisce il romanzo di genere e lo caratterizza minuziosamente. Terzo:
“Volume dei gialli provenzali con protagonista il commissario Isabelle Bonnet e il suo assistente Jacobert Apollinaire Eustache”.
Per chi ama i gialli caratterizzati da ottime indagini e da un’affascinante ed intrigante ambientazione. Alla prossima, Isabelle Bonnet!