Il matrimonio delle bugie
Dopo sette anni di matrimonio, Iris e Will sono il ritratto della coppia felice: vivono in una bella casa, hanno un lavoro appagante e stanno cercando di avere un bambino. Quando Will parte per un viaggio di lavoro in Florida, Iris non sa che il suo mondo perfetto sta per crollare. Quella mattina, infatti, un aereo diretto a Seattle precipita e tra i nomi delle vittime c’è inspiegabilmente quello di Will. Iris è sconvolta, ma è certa che si tratti di un errore. Perché Will avrebbe dovuto mentirle? Che cosa doveva fare a Seattle? E su cosa altro ancora potrebbe averle raccontato bugie? Se vuole davvero arrivare alla verità, Iris dovrà affrontare un’indagine disperata per scoprire che cosa si nascondeva sotto la superficie calma del suo matrimonio. Ma non ha idea delle conseguenze che tutto ciò potrebbe avere…
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Thriller d’esordio dell’autrice, particolarmente scorrevole e coinvolgente.

Iris è una psicologa scolastica che si è guadagnata grande stima nella scuola in cui collabora, grazie alla sua capacità d’ascolto, intuito e tatto: i ragazzi si fidano di lei e si sentono meglio nel parlarle di problematiche che li riguardano. Quindi, Iris, si chiede: “come ho fatto a non accorgermi delle bugie di Will?”

Eppure Will non le dà motivo di dubitare: dimostra il suo amore costantemente, riempiendola d’attenzioni; non potrebbe rimproverargli molto: Will è dedito al lavoro che consente loro una vita dignitosa, anzi, agiata.

L’incipit descrive un matrimonio impeccabile: esistono relazioni perfette?

L’autrice si sofferma anche sulla famiglia di Iris: presente, molto unita; senza il supporto emotivo di suo fratello Iris sarebbe riuscita ad affrontare le continue scoperte destabilizzanti su Will?

Il lettore arriverà spesso a chiedersi: ma Will, in tutto questo, cosa prova davvero per Iris?

Leggendo, si potrà constatare che alcune azioni di Will, che sembrano irrazionali, hanno una spiegazione: la difficoltà per Iris è arrivare alla “verità”.

Tuttavia, Will esercita grande fascino e inoltre è spinto dalla forte curiosità di sapere come sono andate realmente le cose.

Will aveva amici? Si fidava di qualcuno? Sono tante le domande che ci si pone.

Nel libro i riferimenti all’ambientazione non sono molti: in particolare l’autrice si sofferma su Seattle ed Atlanta perché collegati ai viaggi di Will; si preferisce dar spazio alla descrizione dei personaggi.

Il ritmo degli eventi è incalzante, rende la lettura molto piacevole; i colpi di scena costituiscono l’elemento vincente del libro. Gli eventi prenderanno una piega che non ci si aspetta..

Concludendo, consiglio questo libro a chiunque desideri una lettura “leggera” che al contempo, però, permetta di riflettere.

 

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