Thriller d’esordio dell’autrice, particolarmente scorrevole e coinvolgente.
Iris è una psicologa scolastica che si è guadagnata grande stima nella scuola in cui collabora, grazie alla sua capacità d’ascolto, intuito e tatto: i ragazzi si fidano di lei e si sentono meglio nel parlarle di problematiche che li riguardano. Quindi, Iris, si chiede: “come ho fatto a non accorgermi delle bugie di Will?”
Eppure Will non le dà motivo di dubitare: dimostra il suo amore costantemente, riempiendola d’attenzioni; non potrebbe rimproverargli molto: Will è dedito al lavoro che consente loro una vita dignitosa, anzi, agiata.
L’incipit descrive un matrimonio impeccabile: esistono relazioni perfette?
L’autrice si sofferma anche sulla famiglia di Iris: presente, molto unita; senza il supporto emotivo di suo fratello Iris sarebbe riuscita ad affrontare le continue scoperte destabilizzanti su Will?
Il lettore arriverà spesso a chiedersi: ma Will, in tutto questo, cosa prova davvero per Iris?
Leggendo, si potrà constatare che alcune azioni di Will, che sembrano irrazionali, hanno una spiegazione: la difficoltà per Iris è arrivare alla “verità”.
Tuttavia, Will esercita grande fascino e inoltre è spinto dalla forte curiosità di sapere come sono andate realmente le cose.
Will aveva amici? Si fidava di qualcuno? Sono tante le domande che ci si pone.
Nel libro i riferimenti all’ambientazione non sono molti: in particolare l’autrice si sofferma su Seattle ed Atlanta perché collegati ai viaggi di Will; si preferisce dar spazio alla descrizione dei personaggi.
Il ritmo degli eventi è incalzante, rende la lettura molto piacevole; i colpi di scena costituiscono l’elemento vincente del libro. Gli eventi prenderanno una piega che non ci si aspetta..
Concludendo, consiglio questo libro a chiunque desideri una lettura “leggera” che al contempo, però, permetta di riflettere.