Recensione a cura di Dario Brunetti
L’ombra di Virginia è il decimo romanzo uscito per la Damster edizioni che vede protagonista l’investigatrice Stella Spada, ormai diventato un personaggio di grande riferimento grazie alla pregevole penna dell’autrice Lorena Lusetti.
La protagonista e il suo assistente Giacomo devono cercare di sbarcare il lunario con la loro agenzia di investigazioni e in questa nuova storia, verrà riservato loro un doppio caso da seguire.
Il primo appartiene al passato, niente poco di meno risale al 1200, a far visita a Stella e Giacomo è un discendente di un’antica famiglia bolognese vorrebbe scagionare i suoi antenati, i Galluzzi che li vede accusati dello sterminio della famiglia rivale dei Carbonesi, in particolare di Alberto che si era innamorato della loro figlia Virginia. Una volta compiuta la terribile e spietata mattanza, la ragazza dal dolore decide di uccidersi e viene trovata impiccata. Ma i fatti saranno realmente inerenti alla versione del signor Massimo Galluzzo? Cosa si inventeranno i nostri protagonisti per indagare su una vicenda risalente a un’altra epoca?
Il secondo caso riguarda Tiziano Trentini, un ragazzo accusato di aver avvelenato i suoi genitori con un piatto di pasta dove era contenuto del nitrito di sodio che non ha dato scampo a suo padre Tullio, invece sua madre, la signora Zara Zaccanti, si è salvata per miracolo e chiama in causa l’investigatrice Stella Spada proprio perché non crede al fatto che suo figlio abbia potuto compiere tale gesto. Tiziano è stato condannato ed è in carcere, per Stella e Giacomo sarà un’ardua impresa scagionarlo.
La nostra protagonista è chiamata a compiere due miracoli, perché i casi che si trova ad affrontare sono ai limiti dell’impossibile: per quanto riguarda il primo, non basterà leggere e studiare attentamente i fascicoli portati dal signor Massimo Galluzzo, bisognerà approfondire l’indagine cercando di visitare la dimora dei Galluzzi per trovare qualche elemento che possa offrire degli sviluppi. Il secondo, invece si è consumato nelle mura domestiche con il ragazzo che voleva chiaramente cucinare un piatto di pasta per i suoi genitori, facendo loro una sorpresa da bravo figlio. Sorpresa che si è rivelata fatale per uno dei due genitori e per Tiziano si sono spalancate le porte del carcere. Definitivamente? A questa domanda solo l’abile e imprevedibile investigatrice potrà dare una risposta.
In questo nuovo giallo, Lorena Lusetti si avvale di due fatti realmente accaduti; ci riporta a una storia d’amore tra una coppia di giovani finita in tragedia a causa dell’odio atavico che regnava tra le famiglie dei Galluzzi e Carbonesi. Non basta il rosso della passione che conduce all’amore, c’è anche quel rosso sangue che sgorga a fiumi sotto le Due Torri.
Sempre a Bologna in un aprile del 2021 si consumava in una casa di Ceretolo, presso Casalecchio di Reno un’altra tragedia tra le mura domestiche, Alessandro Leon Asoli prepara un piatto di salmone dove è contenuto del nitrito di sodio e uccide il suo patrigno Loreno Grimandi. Si salverà la sua mamma e il ragazzo sarà condannato all’ergastolo.
A volte è proprio la realtà a superare la fantasia come diceva Luigi Pirandello, a differenza della fantasia, la realtà non si preoccupa di essere quantomeno verosimile perché è vera.
A Lorena Lusetti non resta che riportarci alle cronache che hanno interessato la città di Bologna attraverso un testo intrigante che cerca quantomeno di alleggerire i toni con i suoi protagonisti che sanno strapparci quel sorriso grazie al loro essere stravaganti e lunatici, proprio come Stella Spada, spiazzante come non mai.
In questo romanzo saremo rapiti dal modo di interagire dei protagonisti che si troveranno ad affrontare due casi alquanto complessi, tra un passato che ritorna inesorabile e un presente difficile da accettare e che scuote anche la stessa protagonista.
Quando a essere toccata è la famiglia, anche Stella Spada apparentemente dalla scorza dura, si intenerisce avvicinandosi a suo figlio Simone, da madre imperfetta e al suo ex marito Piero, senza dimenticare la new entry, il cane Lelia.
Buona lettura!