Dopo aver letto “Uccidi il padre” di Sandrone Dazieri, non potevo non continuare con il suo seguito: L’Angelo, un thriller coinvolgente che ti prende e ti tiene col fiato sospeso fino alla fine.
Ritrovare sulla pagina stampata i personaggi di Colomba Caselli e Dante Torre è stato un po’ come rincontrare vecchi amici. In particolare, amo molto il personaggio di Colomba: una donna fisicamente forte che nasconde fragilità inaspettate, spesso osteggiata da colleghi e superiori.
Il rapporto con Dante, che troviamo sempre più combattuto e convinto che vi sia addirittura un complotto a suo danno che coinvolgerebbe anche un presunto “fratello”, dopo “Uccidi il padre” si fa però più complesso: Torre inizia a provare per lei sentimenti che vanno ben oltre l’amicizia e anche Colomba si rende conto di sentire per lui una sorta di strana attrazione.
I due protagonisti si trovano a fronteggiare un personaggio sfuggente come un fantasma, killer efficiente e spietato fuggito da un campo di prigionia sovietico, affascinante e crudele nel suo desiderio di vendetta.
Un caso difficile e pieno di colpi di scena che spingerà Colomba e Dante da Roma a Berlino, fino a Venezia.
Libro veramente molto bello e ben scritto, un thriller riuscitissimo che tiene il lettore legato alla storia fino alla fine.
Consigliatissimo!