La mossa del gatto–Sonia Sacrato
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Trama

Dopo la morte della nonna materna, Cloe, viene costretta dalla madre ad accompagnarla a Vas, il paese d’origine, per svuotare la vecchia casa. Il ritorno in questo luogo, custode di brutti ricordi d’infanzia, rende Cloe nervosa e impaziente di andarsene per lasciarsi il passato alle spalle. Quando tutto sembra sistemato rinviene una vecchia scatola di latta che racchiude una roncola e un fazzoletto, con apparenti macchie di sangue, avvolti in un foglio di giornale del 1956. Incuriosita dall’insolita scoperta, con l’aiuto del vecchio amico Fabrizio, maresciallo dei carabinieri in pensione, e l’appoggio silente del gatto Pablo, Cloe si lascerà travolgere in una sfuggente indagine sul filo del pettegolezzo paesano dove chi sa, ha buoni motivi per tacere. Sotto la lunga e, apparentemente lontana, ombra del disastro di Marcinelle, l’esplosione della miniera belga dove morirono 262 operai, si intrecciano, storie e destini degli abitanti del piccolo paese montano. Tutto pare senza soluzione, ma sarà proprio grazie all’intervento del gatto Pablo che verrà a galla una dura, quanto inimmaginabile verità.

Voce di Massimo Ghigi

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Recensione a cura di Massimo Ghigi

Libro d’esordio per Sonia ‘Syssa’ Sacrato,  “La mossa del gatto” edito da Golem edizioni, racconta la storia di Cloe, giovane insegnante di storia dell’arte, tornata al paesino dov’è nata in occasione della morte di nonna Clotilde; Cloe si ritrova ben presto in un vortice di ricordi e nella posizione di riportare alla luce un fatto di sangue vecchio di 30 anni che, in qualche modo, sembra coinvolgere proprio nonna ‘tilde!

Cloe, protagonista del romanzo, è un personaggio ricco di sfaccettature, malinconico ma anche molto ironico capace, anche in momenti di profondo disagio, di sfoderare una battuta, salvo poi pentirsene un istante dopo, in perenne fuga da storie sentimentali che possano diventare troppo serie e che potrebbero farla soffrire.

L’autrice penso abbia trovato un ottimo equilibrio tra giallo/noir e romanticismo, il tutto ‘condito’ con quel pizzico di ironia che, secondo me, in romanzi come questo, non guasta assolutamente.

Pur essendo la trama prettamente gialla assolutamente godibile e interessante con, tra l’altro, un gran bel colpo di scena finale, personalmente, da inguaribile romantico quale sono, ho apprezzato molto la sottotrama sentimentale del libro; Cloe deve far fronte a due potenziali grandi amori, due figure maschili, Sandro e Fabrizio, molto diverse tra loro, ma entrambe, per certi versi, per lei irresistibili.

La lettura scorre veloce e i rimandi temporali al periodo di fine anni ‘50, in cui si verificano i fatti di sangue, bene si inseriscono nella storia della protagonista che si barcamena tra tumulti ed emozioni personali e la tenace ricerca della verità.

Sapientemente inseriti i due momenti chiave del racconto, in cui si verifica la scoperta di oggetti provenienti dal passato, questo anche grazie allo zampino di un gatto in cerca di attenzioni; e proprio grazie ‘alla mossa del gatto’, piano piano, la matassa del mistero si dipana verso il sorprendente finale.

Lettura consigliata e complimenti a Sonia Sacrato perchè, se tanto mi da tanto, penso che ci allieterà ancora in futuro, magari con altre belle storie gialle con un tocco di rosa!

Alla prossima!

Dettagli

  • Genere:Giallo/Noir
  • Copertina flessibile:268 pagine
  • Editore:Golem Edizioni (11aprile 2018)
  • Collana:Le vespe
  • Lingua:Italiano
  • ISBN-10:8885785387
  • ISBN-13:978-8885785380

 

 

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