Trama
«È un regalo di vita concreta, non un semplice libro. Quando ne aprirai le pagine, tra l’odore della carta e dell’inchiostro, assaporerai anche povertà, forza, disperazione e speranza. Conoscerai davvero gli uomini.»
Recensione a cura di Laura Villa
“Dovete conoscere ciò che vuole dire povertà, forse la nostra gente ha molti beni materiali, forse ha tutto, ma credo che se guardiamo nelle nostre case vedremo quanto difficile sia trovare un sorriso. E il sorriso è principio dell’ amore.”
Madre Teresa di Calcutta
Parto da questa bellissima frase di Madre Teresa, per parlarvi di un libro bello e scioccante allo stesso tempo.
‘La Metafisica dello Sterco ‘ ci mostra in dieci mini – racconti di vita vissuta, cosa voglia dire povertà, quella vera e dolente degli ultimi, di chi ha perso tutto nella vita ( ed a volte anche quella…).
Una povertà quasi pasoliniana, senza retorica, ma limitandosi a raccontare la realtà.
Ancora più disturbante, se si pensa che si trova a pochi metri da noi, in una città considerata tranquilla e ricca come Ferrara che invece ne nasconde una “sotterranea” fatta di senza fissa dimora, derelitti, storie e emarginazioni di vario genere che ci ” sfiorano” senza, quasi per pudore, mostrarsi alla Ferrara ” ricca”, quella del Castello, delle mostre d’ arte, dei turisti, dei locali alla moda.
Finisco la mia recensione con una frase del libro che mi ha particolarmente colpito: ” …forse la nostra più grande povertà e’ quella di non essere capaci di ” vedere ” l’altro dietro la sua poverta ‘ , ma solamente come parte del degrado urbano…”.
Un grazie particolare a Raffaele Rinaldi per la sua testimonianza di operatore nel sociale e per avermi dato la possibilità di leggere questo libro veramente illuminante.
Dettagli
- Copertina rigida: 120 pagine
- Editore: Pluriversum (15 ottobre 2017)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8885751032
- ISBN-13: 978-8885751033