La maschera dell’assassino – Lili Wright
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Trama

Messico, giorni nostri. Una maschera funeraria ricoperta di turchesi e schegge di conchiglia riemerge dalle sabbie di uno scavo illegale. Quando il contrabbandiere Christopher Maddox la raccoglie con mani tremanti, capisce subito di essere di fronte a un ritrovamento speciale, un oggetto molto più antico e prezioso di quelli in cui abitualmente traffica. Ciò che il predone non può sospettare è il vortice di avidità contrapposte, tradimenti e vendette che la maschera è in procinto di scatenare. Troppi infatti sono coloro che, per motivi diversi, sognano di accaparrarsi il reperto forse un tempo appartenuto al leggendario re Montezuma. C’è Anna, che dagli Stati Uniti è in missione per conto del padre insigne accademico; c’è Reyes, sanguinario drug lord dall’identità sfuggente, abituato a soddisfare ogni capriccio e a comprare tanto le cose quanto le persone; c’è Thomas, collezionista americano con moglie ricca e trascurata al seguito, che da anni progetta di montare un’esposizione di arte funeraria senza paragoni. E poi c’è il Tigre, il volto celato dietro un ghigno feroce, a caccia di una vittoria impossibile nel mezzo di un’atroce spirale di amore e di morte…

Voce di Eleonora Zaffino

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Recensione a cura di Federico Adacher

Il ritrovamento della maschera di Montezuma II, leggendario imperatore azteco che fu testimone dell’arrivo dei conquistatori spagnoli, è il filo conduttore che intreccia ogni capitolo dell’esordio letterario della scrittrice d’oltreoceano Lili Wright.

Secondo una delle numerose fonti che ho consultato, per meglio comprendere i  contorni storici di questo romanzo, il nome originale di Montezuma scritto e pronunciato in lingua nahuatl, Motēuczōma Xōcoyōtzin, è una combinazione dei termini: “sovrano”, “rabbia” e “nobiltà”. Tutto insieme significherebbe “colui che è arrabbiato in modo nobile”. Questi tre aggettivi sembrano essere perfetti per descrivere le personalità di coloro che sono alla ricerca del tesoro perduto di Montezuma.

Anna Ramsay è ossessionata dall’idea di ritrovare la maschera per restituire credibilità a suo padre:  uno dei maggiori esperti di archeologia precolombiana, ingiustamente accusato di aver divulgato informazioni false in quella che voleva essere la maggiore guida alla storia e alla manifattura delle maschere messicane.  Cos’altro potrebbe fare una figlia leale e amorevole, se non prendere il primo aereo per il Messico e rendere partecipe il padre della più grande scoperta archeologica dai tempi della tomba di Tutankhamon?

Ovviamente, come di regola, le cose non vanno mai secondo i piani. Lo spietato drug lord Reyes farebbe di tutto per appropriarsi della maschera per appagare il suo ego e riconquistare ciò che crede sia suo di diritto. Thomas Malone, invece, vuole prevalere su Reyes e dimostrare una volta per tutte chi sia davvero il più grande collezionista di arte messicana.

Ogni capitolo che compone il libro riguarda un determinato personaggio. Nonostante il racconto avvenga in terza persona, si dà ogni volta una percezione differente della stessa vicenda, utilizzando diversi meccanismi narrativi che cercano di dare oggettività a una vicenda immersa nella soggettività dei numerosi personaggi che compongono l’universo de “La maschera dell’assassino”.

La scrittura è semplice, efficace, affilata e altamente descrittiva. Accompagna il lettore in capitoli di lunghezza differente. La psicologia dei personaggi è delineata in maniera estremamente precisa, quasi chirurgica, senza sacrificare l’impatto delle sequenze d’azione, tipiche dei thriller moderni a sfondo storico.

In particolare, ho apprezzato la protagonista Anna (da me immaginata con il volto dell’ultima interprete della serie di film ispirati a Tomb Raider, Alicia Vikander) che, nonostante abbia non pochi tratti in comune con gli eroi che popolano il filone narrativo dei “cacciatori di tesori”, è riuscita a brillare di una propria luce con una personalità a metà tra quella di Nathan Drake di Uncharted e  di Indiana Jones. La ricerca della maschera (intesa anche in senso metaforico indossata dai protagonisti per celare i loro veri desideri).  porterà il lettore verso un finale, a mio avviso, tanto catartico quanto inaspettato.

“La maschera dell’assassino” è un romanzo che mi ha notevolmente entusiasmato con una trama dai contorni storici estremamente interessanti (anche se l’intreccio non è troppo originale) e dai personaggi indimenticabili.

Assolutamente consigliato per chi, come me, è appassionato delle cacce al tesoro sospese a metà tra il presente e il passato.

 

Dettagli:

  • Genere: Thriller
  • Copertina rigida:508 pagine
  • Editore:DeA Planeta Libri (16 ottobre 2018)
  • Collana:Narrativa italiana
  • Lingua:Italiano
  • ISBN-10:8851164487
  • ISBN-13:978-8851164485
  • Peso di spedizione:721 g

 

 

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