La casa stregata. E altri racconti del mistero – Edith Nesbit, Edgar Allan Poe, Elizabeth Gaskell, Bret Harte, H.G. Wells, Thomas Hardy
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La casa stregata. E altri racconti del mistero - Edith Nesbit, Edgar Allan Poe, Elizabeth Gaskell, Bret Harte, H.G. Wells, Thomas Hardy

Trama

“La casa stregata”, racconto inedito in Italia che dà il titolo a questa raccolta del mistero, ci permette di scoprire che Edith Nesbit, conosciuta principalmente per le sue narrazioni per bambini, fu anche, una superba creatrice di storie gotiche, la cui potenza risiede sempre nel non detto, nel celato, ben più terrificante di ciò che appare. All’autrice si accostano l’imprescindibile Edgar Allan Poe con l’inquietante Berenice, H.G. Wells, Thomas Hardy, Bret Harte ed Elizabeth Gaskell, in un distillato dei migliori racconti sul sovrannaturale nati dalla fantasia degli autori che hanno fatto la storia della letteratura.

Recensione a cura di Federico Adacher

La casa stregata. E altri racconti del mistero è una raccolta di sei storie brevi ideate da alcune delle migliori menti della storia della letteratura. Fantasmi, castelli, brughiere, malattie e morte sono solo alcuni degli elementi, ricorrenti nel breve intreccio narrativo, che compongono questi sei classici, piccoli gioielli.

Il primo racconto è lo stesso che ha donato il nome all’intero compendio: “La casa stregata” di Edith Nesbit. Per colpa di una – sfortunata – coincidenza, un uomo dovrà assistere passivamente ai deliri di onnipotenza di uno scienziato che non dovrebbe essere definito tale. Lo stile di scrittura sognante, introspettivo e inquieto mi ha trascinato nella lettura di una storia che ha avuto come uno dei pochi difetti quello di finire troppo presto.

Edgar Allan Poe è l’autore del secondo racconto “Berenice”. Come Poe è solito fare, sin dalle prime righe della storia, cattura l’attenzione del lettore con un linguaggio malinconico, tecnico, elegante ma non per questo confuso o limitante ai fini della narrazione: un giovane studioso cupo e gravato dai suoi pensieri cresce con la compagnia di una cugina che non potrebbe essere più diversa da lui. La sua ossessione per lei comincerà ad aumentare solo in proporzione al suo malessere e alla sua follia. Personalmente, credo che “Berenice” sia uno tra i racconti migliori dell’intera raccolta.

“Incredibile, se vero” di Elizabeth Gaskell cambia notevolmente i toni del racconto che lo precede: un aristocratico inglese, quasi ossessionato da una missione ben precisa, si ritrova a vagare tra la brughiera francese imbattendosi in un castello sfarzoso dai contorni onirici che si prestano poco ai ben definiti contorni della realtà. Un racconto piacevole con un finale semplice ed efficace.

“Selina Sedilia” di Bret Harte ha molto in comune con i racconti che hanno aperto la raccolta: le atmosfere cupe e grigie delle campagne inglesi, il tormento interiore dei personaggi e un amore tanto meschino quanto, sorprendentemente, coerente. La scrittura è veloce, carica e disillusa, eppure (complice un non indifferente deus ex-machina) “Selina Sedilia” non è riuscito a convincermi del tutto. Credo che un paio di pagine in più non avrebbero di certo guastato al ritmo della narrazione.

H.G. Wells scrive il penultimo racconto “La fioritura di una strana orchidea”: breve e coinciso, rappresenta una valida opera narrativa di uno scrittore di cui non ho ancora avuto modo di leggere nessuna delle opere che lo hanno consacrato come padre delle letteratura fantascientifica. Un appassionato – se così si può definire – di botanica spinge la propria curiosità ben al di là del buon senso. Ottimo racconto ma, a mio parere, uno dei più deboli dell’intera raccolta.

Infine, “Barbara dei Grabe” di Thomas Hardy. Insieme a “Berenice”, il racconto di Hardy è probabilmente il migliore della raccolta. Una donna di nobili origini si scontra con il volere dei genitori e decide di sposare un uomo tanto bello da essere paragonato ad Apollo, ma proveniente da una classe sociale tutt’altro che ricca. In una storia sorprendentemente avvincente e ben scritta, i due innamorati sembrano non avere problemi al mondo, non curandosi minimamente del loro stato sociale. Eppure, questo lieto fine in cui l’amore vede trionfare sulla ricchezza e sui doveri aristocratici si trasformerà in una realtà che difficilmente gli sposi avrebbero potuto prevedere. Come diceva il personaggio di una serie televisiva di cui ho dimenticato il nome: “I lieto fine sono fantastici… ma c’è sempre il giorno dopo e non è detto che vada sempre bene.”

Una raccolta di splendidi racconti che andrebbe la pena di essere letta solo per questa grigia gemma di Thomas Hardy.

 

Dettagli

  • Genere: Horror/fantasy
  • Copertina flessibile: 124 pagine
  • Editore: Elliot (25 Novembre 2018)
  • Collana: Raggi
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8869936570
  • ISBN-13: 978-8869936579
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Una risposta

  1. Una breve raccolta davvero imperdibile: sei gioielli letterari, tutti nel filone “ghost story”, che sono incantevoli non solo per le vicende attraenti e misteriose che vi si narrano ma anche per l’alto livello di letterarietà che testimoniano. Gli autori sono più o meno noti (il più celebre, naturalmente, è Edgar Allan Poe) ma tutti grandi nel genere che hanno affrontato. Raccomandatissimo!

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