“I quattro cantoni” è il nome di un gioco per bambini ma che aderisce perfettamente alla trama del nuovo giallo di Gabriella Genisi che ha per protagonista la ben nota Lolita Lobosco. In questo nuovo romanzo la trama diventa più cupa e da perfetta osservatrice della realtà, la Genisi affronta dei temi di estrema attualità, ovvero affronta con molta cura il tema dell’odio sociale verso chi è diverso o semplicemente più sfortunato. Il luogo in cui avvengono le vicende è Bari e il periodo è quello che per i baresi è il più importante dell’anno, la festa di San Nicola agli inizi di dicembre. L’omicidio si presenta sin dalle prime pagine e man mano che la storia si evolve e pare giungere a una conclusione, si inseriscono situazioni nuove che rimescolano gli eventi e portano il lettore in uno stato di suspense continuo. Non può mancare l’elemento emotivo della commissaria che, come è noto, la conduce a guardare oltre le apparenze lasciando dietro di sé quelle comode, sicure, e a riconsiderare tutti i punti del caso che sta seguendo per evitare che qualcosa rimanga non indagato. Leitmotiv di tutti i romanzi con la Lobosco è la presenza di ricette della tradizione culinaria pugliese e barese. La presenza del cibo è un elemento imprescindibile per un pugliese in quanto è legato non solo al luogo ma soprattutto ai sentimenti e leggendo i romanzi della commissaria è possibile percepire gli odori che arrivano dalle vie di Bari così come è possibile legarli a una forte emozione come l’amore. Lolita è circondata dall’amore, declinato nelle sue varie diramazioni: quello della famiglia innanzitutto, cui si aggiunge quello dei suoi collaboratori, delle amicizie e del suo uomo (quando c’è). Infine, la narrazione per immagini è a mio parere l’elemento che impreziosisce i romanzi della Genisi e nei “I quattro cantoni” è più che mai evidente.
- Collana: Romanzi