Trama
In autunno la montagna scivola in una stasi tutta sua, tra l’estate ormai ricordo e la neve da aspettare. Per Nanni Settembrini, guida e capo del soccorso alpino del monte Bianco, ottobre è un mese di uscite solitarie, verso creste e cime che lo fanno soffrire per lo smagrimento dei ghiacciai. Una mattina, però, dal fiume gelato del Miage emergono i resti di un corpo e il brandello di uno scarpone di cuoio d’altri tempi. Quando la montagna restituisce una vita spezzata, è come se ne restituisse anche le gioie, i rimpianti, le vane speranze e l’irripetibile unicità, e a Nanni quel cadavere entra presto nei pensieri: in fondo era un alpinista come lui, coltivava la sua stessa passione, e prima di morire aveva guardato la sua valle dalla cima del monte Bianco quando non c’era ancora il traforo e si partiva senza cellulari, soli sulla montagna… Il rebus del tempo lo avvince e Nanni comincia a investigare a modo suo, cercando indizi, rincorrendo ricordi e smarriti segreti, perché in fondo quello che cerchiamo nel mistero è una luce che consoli chi è rimasto a valle ad aspettare invano. Enrico Camanni torna con la sua personalissima commistione tra mystery e romanzo di montagna, e il suo talento a investigare gli animi di chi tra le vette ha trovato e perso se stesso.
Recensione a cura di Manuela Baldi
Grazie alla mia amica Chiara, anestesista pazza per la montagna, che, conoscendo la mia passione per i gialli, mi ha prestato “La coperta di neve”, ho conosciuto Enrico Camanni come giallista. Non appena ho visto che era uscito un altro libro con Nanni Settembrini come protagonista, l’ho letto volentieri. Il personaggio mi era piaciuto molto, sono montanara e alcune dinamiche mi sono note e abituali. È la quinta avventura di Nanni Settembrini, guida alpina, soccorritore ma anche detective, del Monte Bianco. I libri precedenti: “La sciatrice”, “L’ultima Camel blu”, “Il ragazzo che era in lui” e “La coperta di neve”. Scrittura lineare, secca, essenziale come un montanaro, le vicende che vengono narrate si basano su una solida conoscenza della montagna e dell’arrampicata, delle sensazioni che si provano. Di fatto le avventure narrate fanno vivere con Nanni la sua vita, sembra di essere presenti. Ci sono alcuni personaggi che incarnano proprio il fascino dei montanari: Olivier il suocero di Nanni, Ivan il suo vice, Tizzi la figlia di Nanni, Camilla la sua compagna. Figure importanti nella vita del personaggio, tratteggiate con sapienza. Per ognuno ci si può fare un’idea abbastanza precisa. Settembrini ha sessant’anni, sta per diventare nonno e vede il mondo attorno a se che rapidamente cambia, la sua indagine lo porterà indietro nel tempo e leggendo ci troveremo immersi in epoche diverse sapientemente revocate da Camanni.
Non è certamente un giallo classico, del resto la guida alpina come investigatore è un elemento nuovo, certo è che, leggendo Camanni, una volta di più, si capisce quanto il termine giallo sia riduttivo e convenzionale per un genere che permette di spaziare in un universo di sfumature attorno alle umane disgrazie. L’indagine di Nanni è ricerca di informazioni, deduzione, niente di troppo scientifico. Grandi riflessioni In questo libro, troverete citati personaggi come Montalbano e Maigret, riferimenti letterari (Stern, Buzzati, Pavese) e fantastiche sinestesie (metafore che prevedono l’associazione di due parole che appartengono a due sfere sensoriali diverse) questa mi è rimasta particolarmente impressa: “Se esistesse il rumore del silenzio, sarebbe un candore che cade, si posa e giace”. Nanni ha la necessità di ricostruire le storie, di capire, di dare compiutezza al ritrovamento dei resti. In questo caso indagando, scoprirà una commovente storia d’amore, riconsegnandola a chi ne farà tesoro. Sono belle le storie di Nanni, permettono di riconoscersi nelle sue riflessioni. La discesa infinita è quella che tutti noi compiamo, in movimento, ma consapevoli di dove siamo giunti. A questo proposito un’altra frase che mi ha colpito: l’infinito esiste, ma bisogna sporgersi.
Consigliato a chi ama i gialli con investigatori non professionisti, a chi ama le atmosfere di montagna. A chi ama poter dire leggendo: anch’io la penso così.
Dettagli
- Genere: Giallo
- Copertina flessibile : 288 pagine
- Editore: Mondadori (18 maggio 2021)
- Collana: Giallo Mondadori
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8804740981
- ISBN-13: 978-8804740988