Giallo a Messina
Un silenzio. Lungo, infinito. Poi un tuono. Dura un attimo, ma basta affinché la vita riprenda il suo corso. Enzo Micali è in coma da dieci anni. Un tuono lo desta, la sua mente torna vigile. Il risveglio avviene a Messina e la notizia occupa le pagine dei quotidiani nazionali. Un evento raro, quasi miracoloso a detta dei medici, che merita tutta l’attenzione mediatica. Attorno al suo letto si materializzano i volti delle persone che lo hanno atteso con speranza e amore. La moglie Rina, il figlio Dario e soprattutto Rosa, scrittrice e giornalista che vive a Roma e che, appresa la notizia, torna a Messina. Lei è stata l’amante di Enzo ed è la figlia di Martino, un uomo che ha perso la moglie e le redini della propria esistenza rifugiandosi nell’alcol e che ritrova la retta via grazie alla fede in Dio. Quando Rosa torna a casa, l’unico pensiero che l’accompagna è rivedere l’uomo che ha amato, ma non sa che ad attenderla c’è una verità amara. Una verità che dovrà ricostruire con pazienza unendo i tasselli di un mosaico che racconta di segreti e colpe mai rivelate. Enzo Micali non apre bocca, non guarda nessuno. I suoi occhi scrutano sereni l’orizzonte dalla finestra, ma sente tutto. Ascolta le parole che gli vengono rivolte, le verità ricostruite, i segreti riportati a galla. Solo alla fine tornerà a parlare. Una voce, la sua, che avrà la forza e la potenza di un boato fragoroso che irrompe nel cielo, lo spezza, e si fa fulmine. Una voce che esplode e riecheggia e accende l’oscurità della tempesta raccontando un’altra storia, un’altra vita.
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Giuseppe Steno, architetto messinese, esordisce con un giallo delizioso dove tutti i personaggi hanno un ruolo che si rivelerà pagina dopo pagina, tra sospetti, nuove rivelazioni, segreti che emergono da un lontano passato.

Il ritmo incalzante, frasi brevi e capitoli che scorrono veloci, svelano poco per volta pezzi di un puzzle che compone una storia iniziata tanti anni prima con un delitto mai risolto, un tentato omicidio e un amore che sfocia nella violenza.

Enzo Micali, immobiliarista, dopo dieci anni di coma riapre gli occhi in una serata temporalesca e ritrova amori, affetti ma anche un passato tornato a reclamare giustizia. Riacquistera’ giorno dopo giorno non solo l’autonomia ma anche e soprattutto la consapevolezza di quanto accaduto e la necessità di dover fare i conti con le sue scelte.

Rosa Malizia, giovane e bellissima giornalista televisiva, rientra nella sua Messina da cui manca da tempo e, complice un concatenarsi di eventi, riabbraccia finalmente il padre Martino col quale non ha rapporti da anni, scoprendo aspetti del proprio passato sconvolgenti.

Attorno a Rosa, Enzo e Martino si muovono amici, amanti, figli e mogli tradite in un turbinio di sospetti, paure e vendette.

Il finale è inaspettato, come nella migliore tradizione gialla, e a raccontarlo è proprio la voce di Enzo, cui spetta il risveglio iniziale e il racconto finale.

Giallo a Messina è un noir intrigante che accompagna il lettore attraverso una Messina cupa, a volte misteriosa ma pur sempre affascinante come solo la Sicilia sa essere. Le sue pagine si leggono con piacere in queste calde giornate estive magari sorseggiando una fresca granita al caffè.

Buona lettura dunque e buona estate!

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