Gotland. L’isola di Dio
Il detective Fredrik Borman, alle prese con una crisi di mezz’età, un matrimonio svigorito e una donna che spariglia le carte della sua esistenza, lavora presso il dipartimento di polizia di Visby, l’incantevole borgo medievale dell’isola di Gotland. Mancano pochi giorni alla festa di inizio estate quando una mattina Borman viene svegliato da una telefonata. Sul portico di una casa sul mare del Nord sono state rinvenute due vittime, un ragazzo e una ragazza, di cui è impossibile stabilire l’identità: i corpi sono stati brutalmente martoriati da numerosi colpi d’una misteriosa arma da fuoco. Quale odio può giustificare un simile bagno di sangue su questa terra di pace? Non appena si viene a sapere che le due vittime sono di origine egiziana, il movente terroristico-razziale s’impone prepotentemente. Ma è davvero pitto tanto semplice? O forse la verità, assieme all’arma del duplice omicidio, va ricercata tra la gente del luogo, celata nelle abitazioni dei miti cittadini dell’isola? Solo scavando nel profondo delle loro coscienze Borman riuscirà a mettere insieme tutti gli indizi per avvicinarsi all’agghiacciante segreto che la piccola comunità custodisce.
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L’idea con cui troppo spesso ci si avvicina ad uno scrittore nordico, in particolar modo se svedese, è quello di paragonarlo a Stieg Larsson, alla sua trilogia Millenium. Personalmente lo trovo molto riduttivo. Sarebbe come paragonare un qualunque autore italiano ad un best seller di Umberto Eco. A me che di scrittori scandinavi ne ho letti diversi, questo romanzo di Håkan Östlundh non è dispiaciuto, tutt’altro. Il libro affronta anche una tematica quale il razzismo, che è ben lontana dagli standard svedesi. Il romanzo ha un buon ritmo, i personagi sono ben caratterizzati ed anche il ritmo della narrazione è alquanto sostenuto. L’autore dedica poco spazio alle descrizioni ambientali ma, ogni qual volta lo fa, queste risultano molto efficaci e mai fuori luogo. Un mix ineressante tra vicende personali e un’inquetante pista terroristica si alternano lungo un percorso investigativo che risulta quantomai credibile e affascinante. Non mancano dei punti non estremamante chiari e qualche piccola forzatura ma, nel complesso, risulta una lettura più che godibile.

Votazione : 3,5/5

 

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