Trama
Marco e Aurora si incontrano per la prima volta il giorno del loro ottavo compleanno. Lei sfoggia un grande sorriso, in testa ha un cerchietto rosso con una farfalla argentata, mentre lui è timido e chiuso nel suo cappotto largo e marrone. I due si parlano appena e sono convinti di non avere nulla in comune se non quella scomoda data di nascita, un compleanno che deve essere festeggiato “più degli altri”, perché il 29 febbraio esiste solo ogni quattro anni. Sarà il giorno che segna l’inizio di un legame indissolubile. Aurora e Marco crescono insieme e, giorno dopo giorno, diventano inseparabili. Gli anni passano e mentre Aurora sente che il loro rapporto si sta trasformando in qualcosa di più profondo, Marco, pur ricambiando i sentimenti, nasconde un segreto che non riesce a rivelare: prova attrazione anche per il suo stesso sesso. “Gli anni incompiuti” è la storia di una grande amicizia e del confine, indefinibile, che c’è tra questa e l’amore. Un racconto che parla della conoscenza di se stessi, della difficoltà di crescere, della paura di diventare adulti, di invecchiare, di rimanere soli. Parla della sessualità troppo spesso chiusa in schemi rigidi che la società impone e che, inevitabilmente, si spezzano di fronte ai veri sentimenti. Narra dell’antitesi tra amore fisico e mentale. Un romanzo su un’intera generazione che è anche uno spaccato della società italiana e degli eventi storico-politici che vanno dagli anni ’80 a oggi; la storia di due vite che a volte si intrecciano e a volte corrono parallele, nella cornice della Maremma Toscana, tra i vicoli di Siena e l’immortalità di Roma.
Recensione a cura di Marika Campeti
La prima cosa che si nota leggendo questo romanzo di Falconi, è la profonda poesia che l’autore usa per intrecciare le parole. Parole che si srotolano sotto gli occhi come un fiume ininterrotto di sensazioni che accarezzano l’anima, una poesia liquida e aerea, che è un piacere per il cuore, morbida e delicata, ma che arriva dritta al fulcro emotivo del lettore come una carezza fisica.
In primis quindi, ho apprezzato davvero lo stile narrativo dell’autore. La storia raccontata è molto intima, la vita di Marco e di Aurora, che da due bambini che si incontrano per caso, appoggiandosi l’uno all’altro nella delicata fase della crescita, si ritrovano un uomo e una donna, ognuno con la propria fragilità, ognuno con le sue paure e ambizioni.
L’interlocutore a cui Marco racconta la sua vita, centrando tutta la storia sull’amicizia con Aurora, ci viene svelato solo alla fine, e appare come un raggio di sole che in conclusione illumina e mette in ordine alcuni aspetti che nella narrazione erano rimasti in ombra.
Tante le domande che ci si pone durante la lettura, e questa è sicuramente una chiave vincente per un romanzo, perché spinge a pensare, a interrogarsi, a riflettere. I confini tra l’amore e l’amicizia, la scoperta dell’omosessualità, l’affetto, il bene supremo che superano la fisicità sfociando in un amore puro e sincero.
Questo è il primo libro che leggo dell’autore, e devo fargli i miei complimenti, perchè è riuscito a emozionarmi. E davvero, non è da tutti.
Dettagli
- Genere: Narrativa contemporanea
- Copertina flessibile: 269 pagine
- Editore: La Corte Editore
- Collana: Skyline
- Lingua: Italiano
- ISBN-10 : 8831209159
- ISBN-13: 978-8831209151