Recensione di Mary Basirico’
Gli autori scelgono la bellissima Torino per ambientare questo thriller, la città è protagonista quanto le persone, la sentiamo respirare e vivere. Il lettore incontra per la prima volta un nuovo personaggio, Giacomo Meroni, ex-carabiniere, laureato in giurisprudenza, avvocato nello studio Actis e Meroni. Vittorio Actis è il padre di Rossana, professoressa di letteratura e moglie di Giacomo. La ragazza vittima di un pirata della strada è invalida dal 2011, ma non è una figura fragile. Venuta a patti con la sua disabilità partecipa a gare sportive tirando fuori il suo lato competitivo. Giacomo invece non si dà pace, ogni notte tremendi incubi gli disturbano il sonno. Il suo intento è quello di scovare la sua nemesi, deve riuscire ad individuare chi ha rovinato la vita della moglie, il suo “Bin Laden”, come ama definirlo.
Una mattina, in studio compare una donna che chiede aiuto per il figlio Riccardo Corbini, 52 anni, ingegnere, accusato di omicidio. Vittorio, ormai si occupa solo di clienti storici e lascia volentieri gli altri al genero.
Il caso è praticamente un cold case, nella serata del 17 giugno del 1984, per festeggiare la maturità la classe del liceo organizza una grande festa in un fienile, di proprietà di uno dei genitori.
Saranno proprio loro a ritrovare il corpo martoriato e con la testa fracassata della bella Bettini Antonella. In realtà per questo omicidio era già stato fermato il violento Bruno Vallardi, ma nuove prove puntano il dito contro l’anonimo e schivo Riccardo.
Per Giacomo è di fondamentale importanza scoprire se il suo cliente è colpevole o innocente, il suo passato da carabiniere cozza con il suo ruolo da avvocato, nel suo animo si combatte la battaglia tra il bene e il male, non può difendere un assassino e uno stupratore. Gli autori hanno creato un personaggio che piacerà sicuramente ai lettori, appassionato, sincero, legato alla moglie, che persegue la giustizia, sempre, anche a discapito della sua professione di avvocato.
Godibili sono anche le spiegazioni del sistema giudiziario italiano, comprensibili anche ai non avvezzi della materia, la trama è scorrevole, si alternano momenti di serietà e ironia. A un certo punto si rischia di perdersi fra tutte le vicissitudini degli studenti e degli insegnanti, ma poi la storia accelera nel finale, consegnando al lettore il colpo di scena che risolve una situazione piuttosto ingarbugliata. Ne consiglio sicuramente la lettura e attendo le prossime avventure dell’avvocato Meroni.