Come donna, zero
Che cosa ci si aspetta da una donna? A Luisella è molto chiaro che cosa ci si aspetti da lei. Dev’essere moglie, figlia, madre, padrona di casa. Sé stessa, insomma, ma sempre in relazione a qualcun altro. Primo fra tutti il Bosi, al secolo Gaetano Tumiati, il marito perfetto di una moglie imperfetta che ha scartato decine di donne per scegliere lei. Il Bosi che non si dispiace dell’intelligenza della moglie, purché questa non mini le sue verità assolute. Il Bosi a cui piace avere accanto una donna con una propria dimensione lavorativa, se questa non implica ritardi o inefficienza nella gestione casalinga. Nella vita di Luisella non mancano una madre dalle certezze granitiche e dai poderosi slanci, una donna piena di preconcetti e di incoerenze, che ha ritenuto opportuno sconsigliare al Bosi di sposarla. E due figlie gemelle, ovattate e allegre, impegnate e ribelli, educate con le migliori intenzioni e contro tutte le avvertenze degli psicologi.
Un libro pungente, ironico, a tratti amaro e a tratti dolcissimo che vi condurrà in un viaggio nella condizione femminile di ieri e di oggi

Luisella Fiumi ci offre con “Come donna, zero” un’opera che si distingue per la sua profondità e per la sua capacità di esplorare le complessità dell’identità femminile. Attraverso una narrazione incisiva e un lessico raffinato, l’autrice riesce a tessere un mosaico di esperienze, emozioni e riflessioni che risuonano con forza nell’animo del lettore.
Il romanzo si sviluppa attorno alla vita della protagonista, ormai donna di mezza età, divisa tra i marito, la madre, le figlie e il desiderio di indipendenza: l’autrice delinea con maestria i conflitti interiori e le sfide quotidiane che le donne affrontano, spaziando da questioni di autonomia e realizzazione personale a quelle più ampie di discriminazione e stereotipi di genere. La narrazione, infatti, tra drammi quotidiani e ironia, non si limita a raccontare la storia individuale della protagonista, ma si fa portavoce di una lotta collettiva per il riconoscimento e la dignità femminile.
I personaggi di “Come donna, zero” sono infatti tratteggiati con una profondità psicologica notevole: ognuno di essi è un riflesso di uno dei mille volti della personalità femminile di  ieri e di oggi e l’autrice riesce a dar loro voce in modo autentico e credibile. Le relazioni tra i personaggi, in particolare quella tra la protagonista desiderosa di indipendenza e la madre ancorata a un passato fatto di educazione patriarcale, sono complesse e sfumate, evidenziando le interconnessioni tra le loro storie individuali e il contesto sociale in cui vivono.
La prosa di Fiumi è caratterizzata da una cura meticolosa del linguaggio, ricca di immagini evocative e di una musicalità che rende la lettura un’esperienza coinvolgente. L’autrice non teme di affrontare tematiche delicate, ma lo fa con una sensibilità che permette di esplorare anche gli aspetti più dolorosi dell’esistenza, senza mai cadere nel melodramma: la sua capacità di alternare momenti di introspezione, scene di intensa drammaticità e momenti di pura comicità conferisce al romanzo una dinamica avvincente, mantenendo alta l’attenzione del lettore.
Con uno stile elegante e una narrazione avvincente, Luisella Fiumi riesce a catturare l’essenza della condizione femminile con una lucidità e una sensibilità rare. Questo romanzo non è solo una lettura, ma un invito a ripensare le nostre percezioni e a riconoscere l’importanza della voce femminile nella società contemporanea. Una lettura imprescindibile per chi desidera addentrarsi in un universo ricco di sfumature e significati.

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