Recensione a cura di Milena Tisano
Leggendo Carillon di Rossella Paone si ritorna indietro nel tempo, ognuno di noi rivive il proprio passato con un certo rimpianto! Ottima la scelta del titolo Carillon: chi di noi non ne ha avuto uno? Chi di noi non si è addormentato grazie al suo dolce suono? Da piccola non era la ninna nanna a farmi prender sonno ma un favoloso carillon regalato da mia nonna, e ancora oggi ne ricordo il suono melodioso, peccato che cadendo si ruppe e venne gettato via! Brillante presentare i mesi dell’anno sotto la veste di principi, ogni principe ha le sue peculiarità che oltre a caratterizzarlo consentono di distinguerlo dagli altri! Ciò che colpisce del “Principe” è la grande generosità, ed ancora la bontà, l’altruismo, il voler fare del bene a tutti i costi senza fermarsi finchè non si raggiunge l’obiettivo. I messaggi che vengono trasmessi ai piccoli lettori sono positivi, e di questo ne abbiamo un gran bisogno tutti! Ogni favola è permeata dal male, malattia di cui sono affetti diversi esseri presentati sotto forma di streghe, ma anche di principi perfidi, che usano mezzi perversi per arricchirsi, e ci riescono inizialmente. Ma alla fine arriva la persona buona: “il Principe” che dotato di poteri straordinari, amore ed estrema bontà, sistema tutto e fa trionfare il bene! Un altro aspetto da evidenziare è il periodare semplice e scorrevole dell’autrice che porta il lettore ad andare sempre avanti per conoscere subito il finale della storia. Il lessico è ricco e fantasioso. È il linguaggio delle fiabe che è piaciuto e piacerà sempre ai bambini di qualsiasi epoca. Bella l’idea di invogliare i bambini alla scrittura lasciando delle pagine vuote, con l’invito a riempirle sviluppando la loro fantasia!