Questa raccolta di dodici racconti, scritti con quella necessaria freschezza dalla giovane autrice esordiente Elisa Della Scala, prendono per mano il lettore conducendolo nella realtà quotidiana.
Ogni protagonista si trova di fronte ad una scelta o a decidere per le persone che lo circondano facendolo in pochi attimi, fondamentale l’importanza del tempo che impatta su ogni storia narrata.
Un romanzo in cui ogni storia, slegata dall’altra, è trattata con delicatezza mentre le vite dei protagonisti scorrono e ognuna è alla ricerca di qualcosa, di un significato o di un valore estremo, passando dall’amore alla vendetta.
Pensando ad Aria di vetro, ultimo dei dodici racconti, si ricorda con piacere Montale, uno dei massimi esponenti della corrente ermetica e dal quale l’autrice ha preso ispirazione. L’obiettivo di questo romanzo è condurre il lettore in viaggio con la mente, alla ricerca di una realtà nascosta e di una verità quasi irraggiungibile, in una dimensione lontana dal presente, proprio ciò che accade a ciascuno dei protagonisti.
Della Scala, con semplicità e naturalezza, affronta storie strutturalmente complesse ma incisive e cariche di profondità.
La realtà e le sue molteplici forme, un’analisi introspettiva da parte dell’autrice che si fa largo attraverso le vite messe a confronto di ogni essere umano e sviscerate in ogni storia tramite un percorso chiamato tempo.
Quest’ultimo, come definivano gli Stoici, è una linea retta tra passato e futuro con un puntino nero al centro denominato presente e nel momento della sua fugacità – come nei racconti dell’autrice – non esiste più, tende a sparire.
Ritroveremo presto l’autrice, e personalmente me lo auguro davvero. Quando si esordisce con una raccolta di storie come queste, alcune di rara bellezza, non si può che proseguire il cammino intrapreso continuando a stupire!!!